Qualcosa di grande bolle in pentola a Madrid e profuma di legno, acciaio, vernice e...pura arte!
Di Massimo D'Angelo
In questi ultimi anni dedicati al mondo della chitarra, uno
dei più grandi sforzi di Guitars Exchange è stato quello di
raccontare le fiere cui abbiamo partecipato, non solo quelle mastodontiche come
il NAMM di Los Angeles, ma abbiamo anche voluto puntare i riflettori su
iniziative più piccole e a misura d’uomo, con particolare attenzione e affetto
a quegli eventi in cui i grandi attori e protagonisti sono i liutai e le loro
creazioni.
Da quella prima edizione dell’Holy Grail Guitar Show
di Berlino, nel 2014, il nostro amore per quella professione è stato più che
evidente. Questo ci ha portato a realizzare una serie di interviste
con i grandi maestri del settore e a un’avventura tutta nostra con uno di loro:
siamo entrati direttamente nel mondo della costruzione dando vita a The Axe Factory, una
web-serie di 14 capitoli dove abbiamo mostrato -in modo poco convenzionale-
come abbiamo creato una chitarra elettrica da zero.
Regno Unito, Italia, Germania, Francia...ogni paese ha la
sua fiera di riferimento ed era giunto il momento che anche la Spagna si
mettesse all’opera. Per questo motivo abbiamo incontrato Diego
Vila
(Vila Custom Guitars & Basses) e Daniel Cabezas (Bacce Guitars), Presidente
e Segretario dell'Associazione LuCE (Luthieres Contemporáneos de España),
rispettivamente, per farci raccontare com’è nata l'idea di una fiera 'Made in
Spain' che riunisca l'eccellenza iberica - e non solo - del mondo della
costruzione artigianale di strumenti musicali contemporanei.
Vi invitiamo a leggere l'intervista con questi due maestri
del settore e, naturalmente, di partecipare al Luthier Guitar Show che si terrà
il 13 e 14 ottobre nella Nave de Terneras del Matadero Madrid, una cornice
meravigliosa. Noi ci saremo e tu...hai intenzione di perdertelo?
1. GUITARS EXCHANGE: prima di parlare del Luthier Guitar Show, vorremmo
fare un passo indietro e chiedervi della LuCE ... di cosa si tratta? Quando è
nata e con quali scopi?
Diego Vila: Nel 2015, riunimmo un gruppo di Luthieres con
l’intenzione di condividere esperienze, comunicare e unire le forze per rendere
il nostro lavoro più visibile e per rivendicare il modello di artigianalità ed
eccellenza, lavorando insieme.
Questa iniziativa ci ha aiutato a formare e migliorare il
modo in cui interagiamo noi liutai - che tendiamo ad essere piuttosto solitari
-. Ora siamo economicamente più efficienti e ci aiutiamo a vicenda.
2. G.E.: Quanti liutai fanno parte dell'associazione?
Daniel Cabezas: Al momento siamo più di una ventina, anche
se è evidentemente che non ci sono tutti quelli presenti in questo paese. In
Spagna abbiamo più liutai contemporanei di quanto si pensi abitualmente.
L'ideale sarebbe continuare a crescere e fare in modo che i liutai con più
esperienza si uniscano per condividere conoscenze e fomentare il riconoscimento
di questa professione.
3. G.E.: In che stato si trova il mercato spagnolo della vendita di
strumenti su misura?
DV: Per quanto riguarda l'offerta, direi che è molto
interessante. La chitarra è nata in Spagna e il livello di artigianalità nel
mestiere del liutaio è un riferimento nel panorama mondiale. Per quanto
riguarda gli strumenti contemporanei, il panorama è sempre più interessante e
promettente. Ci sono molti professionisti che costruiscono con grande
immaginazione, gusto ed eccellenza tecnica, con livelli di qualità
internazionali.
La vendita di chitarre sta cambiando grazie a piattaforme
online che offrono chitarre fatte da liutai e questa è una novità molto
interessante. Dall'associazione stiamo cercando di tenere il passo con i tempi
ed esplorare nuovi modi per vendere strumenti fatti a mano. Questo è qualcosa
di molto interessante che stiamo promuovendo, facendo in modo che il liutaio
mostri di più i suoi strumenti portandoli fuori dall'esclusività del laboratorio.
4. G.E .: Parliamo un po' del vostro mestiere per chiarire alcuni dubbi...
perché dovremmo considerare una chitarra fatta a mano una valida alternativa a
uno strumento di "marca"?
DC: La grande domanda. Se vuoi una risposta breve, sarebbe
questa: perché ogni chitarra è una chitarra unica. Una risposta un po' più
lunga potrebbe essere: come regola generale, dobbiamo considerare che giochiamo
in un altro campionato, specialmente se parliamo di strumenti fabbricati in produzione
industriale, di prezzi inferiori ai 1500 euro. Da questa gamma in poi entra in
gioco l'esigenza del musicista di una chitarra personalizzata, con selezione di
materiali esclusivi e ovviamente con una performance più adatta alla persona
che la suonerà.
L'alternativa è semplice: in un laboratorio artigianale ci
sarà una persona che ascolterà i tuoi bisogni e otterrai una chitarra con il
design che desideri, con i materiali che scegli e la rifinitura che più ti
piace; e anche se molte persone non ci credono, ad un prezzo molto più
conveniente rispetto alla stessa attenzione e lavoro di un marchio industriale
"custom".
5. G.E .: Molti pensano che il vostro pubblico di riferimento e i
vostri "clienti naturali" siano esclusivamente musicisti
professionisti... in altre parole, qualsiasi chitarrista può rivolgersi a un
liutaio, indipendentemente dal suo livello?
DV: Sì, chiunque può ordinare e soprattutto divertirsi e tirare
fuori il meglio da una chitarra fatta da un liutaio. Non sono chitarre per
principianti, devi sapere cosa vuoi e cosa ti piace. Con quell'unica eccezione,
in termini di prestazioni, estetica, tono e confort al momento di suonarla,
l'esperienza migliora sostanzialmente con le chitarre dei liutai.
6. G.E .: Alcune persone pensano che i grandi marchi offrano una
garanzia in più rispetto a uno strumento fatto a mano. Quella garanzia è il
valore dello strumento nel mercato dell'usato. Esiste un mercato dell'usato per
strumenti su misura?
DC: Fortunatamente si vendono meno strumenti di liuteria di
seconda mano. Questo perché, di norma, chi ordina una chitarra personalizzata
di solito non lo fa per sbarazzarsene a breve o medio termine. Lo faranno solo
per necessità economiche reali. Sfortunatamente, il deprezzamento degli
strumenti di seconda mano di liuteria è uguale (e talvolta maggiore) a quello di
uno strumento di marca e di produzione industriale. La mancanza di conoscenza
della professione e l'ambiente culturale associato alla commercializzazione dei
grandi marchi favoriscono questa situazione.
7. G.E .: Parliamo del Luthier Guitar Show. È la prima iniziativa
"pubblica" della LuCE? A chi è rivolta la fiera?
DV: Abbiamo fatto qualcos'altro per il pubblico con LuCE, ma
di più testimoniale. Questa è la prima grande iniziativa per il pubblico.
È la prima volta che qualcosa di simile si offre in Spagna,
con una vasta selezione di strumenti di liuteria. Tutti gli strumenti, gli
effetti e gli amplificatori di primo livello che saranno esposti nella mostra
possono essere visti e testati in situ, nelle migliori condizioni.
È anche l'unica mostra di strumenti musicali contemporanei
che si svolge nel nostro territorio e speriamo sia un punto di incontro per
appassionati, ammiratori, musicisti, e chiunque ami le chitarre.
8. G.E.: Come è nata l'idea?
DC: Dopo aver partecipato a diverse fiere internazionali e
aver verificato che molti paesi organizzano la loro fiera annuale di liutai (anche
due volte l’anno), abbiamo capito che anche in Spagna dovevamo iniziare a
organizzare il nostro evento. Sebbene in passato siano stati fatti alcuni
tentativi che purtroppo non sono andati avanti, questa volta ci siamo
concentrati su un modello organizzativo leggermente diverso, basato sulle
Grandi Fiere Europee di liuteria.
9. G.E.: Quali sono le somiglianze e, soprattutto, le differenze
rispetto ad altre iniziative e fiere europee?
DV: Come somiglianza, la varietà e la capacità di vedere e
confrontare in un unico punto tutte le novità che i partecipanti al Luthier
Guitar Show hanno da offrire. Ma è fondamentalmente un evento diverso, non è
una fiera e non è inteso tanto come una semplice "mostra" di
materiale. È silenziosa e mira a incoraggiare il dialogo tra espositori e
visitatori. Ogni strumento ed elemento esposto è unico ed è il risultato del
lavoro delle stesse persone con cui è possibile interagire, non ci sono
dipendenti, commerciali o intermediari, puoi parlare con i creatori e capire il
loro punto di vista, cosa c'è dietro, capire meglio tutto il processo e i suoi
risultati.
La possibilità di provare lo strumento con tutta
tranquillità nelle cabine, è anche qualcosa di diverso da ciò che si vede nelle
altre fiere e riteniamo che sia un punto molto attraente per i visitatori.
10. G.E.: Ci saranno solo liutai spagnoli o anche "ospiti" da
altri paesi?
DC: Sebbene la nostra idea sia principalmente quella di
promuovere e pubblicizzare la nostra professione in Spagna (e vedrai che la
lista degli espositori è principalmente nazionale), abbiamo anche creduto che
dovesse esserci una presenza internazionale. Fortunatamente ci sono alcuni
colleghi e amici di diverse parti del mondo che verranno a sostenere l'evento.
E siamo molto grati a tutti loro, nazionali e internazionali!
11. G.E.: Ci saranno sorprese? Quali?
DV: Sì, ci sarà qualche sorpresa. Stiamo lavorando affinché
la musica dal vivo sia presente in fiera... Ma se dicessimo di più, non sarebbe
una sorpresa...
Luthier Guitar Show Official Website