Le 10 domande che facciamo a tutti

Rapolas Gražys (Lituania)

Passeggiamo per il padiglione #4 della MusikMesse di Francoforte e un suono attira la nostra attenzione. Note orientali riempiono l’aria di un padiglione carico di distorsione, elettricità e ossigeno ‘heavy’. È come viaggiare nel tempo. Siamo nella zona dei liutai, il territorio di chi le chitarre le fa con le proprie mani, centimetro a centimetro. Probabilmente siamo nel posto più creativo della fiera, dove si inventano forme, si sperimenta con la tecnologia e si investigano i suoni.
Rapolas Gražys, liutaio lituano, ci presenta Lava-Drops, le sue chitarre fretless. Forma , suono e manegevolezza ci sorprendono. Speriamo di vedere presto le sue prossime creazioni, con tasti, questa volta. Qualcosa ci dice che l’attesa varrà la pena.  


SEI CORDE…
   

1.   
GUITARS EXCHANGE: Come sei finito (o hai iniziato) a fare il liutaio?

Rapolas Gražys: Suono la chitarra da più di 14 anni. La mia vita è sempre stata collegata alla musica e al disegno. Non credo di poter dire di essere un vero liutaio. Dopo la laurea e dopo aver lavorato in diversi progetti di disegno industriale, sono riuscito finalmente a unire la musica e il disegno in una cosa sola. Il mio mestiere principale è quello di designer industriale; ma la musica ha rappresentato sempre una parte molto grande della mia vita. Tutti i miei attuali lavori sono relazionati con l’industria musicale…    

2.   
GUITARS EXCHANGE: Che cosa ispira il disegno e la realizzazione di una nuova chitarra?

Rapolas Gražys: L’ispirazione viene dagli strumenti classici come il violoncello, il violino, il contrabbasso e gli strumenti orientali: il dettaglio principale di tutti questi strumenti è la presenza di un manico senza tasti (fretless). Con un manico così riesci a creare ‘ombre’ di suoni: microtoni, diciamo. C’è bisogno di una mano esperta per suonare una chitarra così, ma per i musicisti costituisce un’apertura enorme di possibilità. Rispetto a un manico convenzionale, le note vibranti di un manico senza tasti creano un suono unico, reminiscenza del suono della musica etnica: la pietra miliare della musica che creo e che costituisce questo progetto. Per quanto riguarda l’aspetto visivo, un manico fretless non toglie nulla alla forma estetica delle sezioni verticali, anzi, la forma rimane pura. Dopo aver creato questo strumento mi resi conto che le possibilità erano molto più ampie di quel che pensavo. Lo strumento può essere usato in molte situazioni e diversi stili di musica, dal jazz al rock, dal fusion alla musica sperimentale.    

3.   
GUITARS EXCHANGE: Cerchi un determinato suono per qualche ragione precisa?

Rapolas Gražys: Attualmente sto cercando un suono che veste alla perfezione le necessità delle chitarre fretless. Il mio design non è classico: ho bisogno di perlustrare nuove strade per trovare un suono particolare, adatto al corpo di queste chitarre  fuori dal comune. Comunque, allo stesso tempo, sto già lavorando su un modello con tasti. Penso che il punto cruciale del suono di una chitarra sia la sua versatilità, in modo che possa essere suonata in situazioni diverse.    

4.   
GUITARS EXCHANGE: Scegli e spiega perché: soul, jazz, blues, rock, pop…o cosa?

Rapolas Gražys: Credo di essere un tipo che non può essere definito da un unico stile di musica. Mi piace mischiare tutti i generi, stili e suoni in uno solo. Mi piace sperimentare e non soffermarmi su un genere in particolare. Forse la parola sarebbe ‘jazz’: non tanto per lo stile musicale ma piuttosto per l’emozione, l’improvvisazione. Sono nato in Lituania. Abbiamo una grande tradizione di musica etnica. Improvvisazione e etnica combinata con fusion o musica rock  potrebbero creare qualcosa di nuovo.    

5.   
GUITARS EXCHANGE: Sei un artista a commissione o un eremita solitario?

Rapolas Gražys: Sono un artista a commissione. Cercando sempre nuove strade e lavori in diverse sfere di disegno.    

6.   
GUITARS EXCHANGE: Qual è l’ultimo disco che hai comprato e qual è l’ultimo che hai ascoltato?

Rapolas Gražys: L’ultimo CD che ho comprato è Time Twister, il nuovo album di un bassista lituano Domas Aleksa. Dovreste ascoltarlo: è qualcosa di nuovo nella sfera musicale.      

…UN CORPO…
   

7.   
GUITARS EXCHANGE: Elettrico o acustico?

Rapolas Gražys: Per il momento elettrico, fatto con un unico pezzo di legno. In questo modo si ottiene un miglior sustain e un miglior feeling ergonomico per il chitarrista. Personalmente mi piace anche moltissimo suonare in acustico.    

…UN MANICO…
 

8.   
GUITARS EXCHANGE: Qual è il segreto dei legni che usi?

Rapolas Gražys: Il segreto è che lavoro solo con i migliori legni. Controllo con cura e attenzione ogni singolo pezzo. Dovuto al disegno, non vale qualsiasi tavola per realizzare uno dei miei strumenti. Poi ho la mia tecnologia per rendere lo strumento ancora più longevo.    

…E DUE MANI.
 

9.   
GUITARS EXCHANGE: Perché una chitarra fatta da un liutaio costituisce un’alternativa rispetto a quelle dei grandi fabbricanti?
Rapolas Gražys: Qualità, fiducia e un disegno unico. Credo che uan chitarra fatta a mano ha ricevuto molte più attenzioni. Il fatto che uno strumento sia stato fatto da una o al massimo die persone –invece di 10 o più- ha qualcosa di mistico.  

10.
GUITARS EXCHANGE: Chi suona le tue chitarre? Chi ti piacerebbe che le suonasse?

Rapolas Gražys: Diversi chitarristi lituani come Alex Ten, Lukas Eiliakas, Robertas SemeniuakasRobin Aristorenas dal Regno Unito. Credo che il mio strumento potrebbe coprire le esigenze musicali di musicisti come Ergan Ogur, Greg Howe, Andy Timmons per esempio…  



In vendita su GUITARS EXCHANGE: Lava Guitars
Pagina web ufficiale: http://lava-drops.com/ 

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