Tracciando il suo cammino

Di Paul Rigg

Con il suo album quattro volte disco di platino nel 2015, Traveller, alle sue spalle, e la sua mostra personale prevista al Country Music Hall Of Fame Museum di Nashville, la stella di Chris Stapleton è chiaramente in ascesa. Da un lato il suo cappello da cowboy, la voce da husky da whisky-bar e la barba lunga gridano "country" forte e chiaro, ma le sue famose collaborazioni con P!nk e Justin Timberlake accennano a pretese molto più ampie. In questo contesto, il suo ultimo album Starting Over (13 novembre 2020; Mercury Nashville), è di particolare interesse; da che parte sta andando?     

La risposta è chiara: una dolce strada tutta sua, in quanto questa nuova uscita contiene country e R&B, ma oltre ai brani innegabilmente sentimentali, contiene anche brani duri e devastanti.   

   

Per Starting Over Stapleton ha di nuovo collaborato con il produttore di Nashville Dave Cobb, che sottolinea i punti di forza della sua carica dando priorità alla sua voce e ai suoi testi. Come per i precedenti album di Stapleton, anche in questo caso compaiono alcune cover, tra cui Joy of My Life di
John Fogerty e Worry Be Gone e Old Friends di Guy Clark; ma gli altri 11 brani sono scritti da lui stesso e dai suoi vari collaboratori.
      

L'album inizia con la title track acustica, Starting Over, che parla dell'importanza di avere qualcuno che ti ami e ti sostenga per farti andare avanti. In questo pezzo toccante, Stapleton è accompagnato da sua moglie, Morgane Stapleton, che contribuisce con le sue armonie, mentre Benmont Tench degli Heartbreakers aggiunge tocchi deliziosi al suo organo Hammond B-3. Ci si può aspettare che Stapleton suoni la sua Gibson J-45 quando eseguirà questo brano dal vivo, poiché ha detto che è la sua acustica preferita, ma sembra che la sua vita sia meno sia meno movimentata in questo periodo. Come spiega nel brano d'apertura: "La strada si apre come un tappeto di benvenuto, verso un posto migliore di quello in cui ci troviamo... [E] non ho nessun piano".
   

   

Questo messaggio è rinforzato dall'impetuoso southern rock della seguente canzone Devil Always Made Me Think Twice che cede il passo al brano di spicco Cold, che ci ricorda ancora una volta la voce potente e slanciata di Stapleton. Altro rock duro arriva con Arkansas, che è stata scritta in collaborazione con
Mike Campbell, chitarrista di Tom Petty and the Heartbreakers, e presenta una voce grave e delle chitarre elettriche frizzanti. "Devo scendere, devo scendere in Arkansas, divertirmi così tanto che probabilmente sarà un po' contro la legge", canta.
     

Il blues riflessivo Hillbilly Blood è un brano eccezionale, però forse è necessario essere un devoto amante dei cani per godersi appieno la dolce e zuccherosa Maggie's Song, che è un tributo all'amato cucciolo che i Stapleton hanno trovato e salvato, a quanto pare.
   

   

Questo, e un paio dei seguenti brani, danno una tregua prima della sconvolgente tempesta di Watch You Burn, che racconta la storia del tiratore che uccise 60 partecipanti al concerto a Las Vegas nel 2017. Ancora una volta scritto insieme a Campbell, Watch You Burn cresce magnificamente mentre Stapleton sputa rabbia contro l'uomo armato: "Figliolo verrà il tuo turno, il Diavolo ti guarderà bruciare".
      

Starting Over
vede Stapleton all'apice della sua potenza. È uno degli artisti più importanti del mondo, ma questo non gli ha impedito di esplorare altre strade. E come tutti i grandi artisti, da Lou Reed a Bob Dylan, è responsabile del suo destino e del suo percorso.  
    

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