Temore esistenziale

Di Paul Rigg

Every Bad (13 marzo 2020; Secretly Canadian) è il secondo album in studio del gruppo britannico Indie Porridge Radio, dopo il debutto autoregistrato del 2016: Rice, Pasta and Other Fillers. Mescola suoni e testi pesanti con umorismo ironico ed è stato accolto con un successo di critica universale. 

È difficile non concentrarsi in primo luogo sulla cantante solista e chitarrista Dana Margolin, poiché i suoi incantesimi rozzi e ipnotici attirano invariabilmente l'ascoltatore come una droga. "Non so cosa voglio, ma so cosa voglio..." canta, a titolo di esempio, "Oh cazzo, ecco che mi scoppia di nuovo la testa!" Il batterista Sam Yardley, la tastierista Georgie Stott e la bassista Maddie Ryall completano la formazione di questa band di Brighton, i cui ritmi musicali ad alto volume ricordano i Pixies o, più semplicemente, le onde del mare che si infrangono sulla costa.
 

  

Il brano d'apertura, Born Confused, incarna la pesantezza e l'umorismo in una sola battuta: "Mi annoio a morte, discutiamo". "Grazie per avermi reso felice" Margolin intona ripetutamente, cambiando il significato della battuta fino a lasciarti sull'orlo del delirio. "Forse sono nata confusa..." Margolin afferma come per distorcere il punto, "ma non lo sono". 
  

Segue il potente singolo Sweet, che vede Margolin cantare "Sono affascinante, sono dolce... Ti piacerò quando mi incontrerai". La canzone inizia con un momento sentimentale in cui la madre le regala una penna nuova e poi cresce d'intensità, prima che ritorni l'oscuro spirito di autoconoscenza: "Una volta mi vergognavo, finché non ho imparato che amo il gioco". Nel video si vede chiaramente Margolin con la sua amata Revelation RJT-60 thinline rossa. Come ha detto lei stessa, ha cercato una chitarra per 18 mesi prima di trovare quello che voleva. "L'ho trovata in un negozio di musica, e ho pensato: cazzo, è la chitarra perfetta per me, è esattamente ciò che voglio...".
 

  

La canzone post-punk Long parla di persone che perdono tempo, mentre Nephews, si riferisce a una persona che guarda qualcuno "scivolare nell'incoscienza"; magari in una nebbia da ubriaco addormentato o sotto il mare. Nell'inno Indie Give/Take Margolin si chiede come possa "dire ‘no’ senza sembrare una puttanella". "Voglio volere volere volere..." ripete, invocando apertamente il suo bambino interiore.
  

L'eccezionale singolo d'anteprima Lilac, invece, parla della disperata sensazione di cercare di aiutare qualcuno: "Non voglio amareggiarmi, voglio che miglioriamo, voglio che siamo più gentili con noi stessi e l'uno con l'altro", ma ancora una volta si trasforma in qualcosa di completamente diverso. Violini e chitarre costruiscono gradualmente una tempesta che sembra non avere fine. Questa sorta di 'frenetica follia' lascia poi il posto al brano successivo, Circling, più tranquillo e spensierato; come canta Margolin sognante, "mi porta via, mi fa addormentare, mi tiene la mano e mi sussurra dolcemente".
 

Si parla già di Every Bad come di un possibile vincitore del premio Mercury e, in ogni modo, rappresenta certamente un passo avanti per la band. Le variazioni di ritmo, l'angoscia e il senso dell'ironia e dell'umorismo dei Porridge Radio sembrano l'antidoto perfetto per questi tempi difficili. “Cosa mi sta succedendo?” si chiede Margolin all'inizio del disco; e in un certo senso il resto dell'album dà la risposta perfetta.
 

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