Spirito ribelle
Di Paul Rigg
Quando Guitars Exchange iniziò a pubblicare
il profilo del lato femminile della chitarra sulle sue pagine, Lita Ford fu una delle prime
a rispondere, ben prima che il movimento #MeToo esplodesse con forza per un
cambiamento globale.
Non dovrebbe essere una sorpresa per chiunque l'abbia vista
accendere la miccia alla tenera età di 16 anni, quando entrò a far parte delle The Runaways. Nonostante il sessismo
diffuso in un'industria dominata dagli uomini - si arrivò a dire, per esempio,
che altre persone venissero pagate per suonare i suoi assoli di chitarra - e
l'abuso fisico ed emotivo che affrontò nelle sue relazioni, Lita Ford ha
scolpito un carriera unica riuscendo a rimanere una persona calda e accessibile
durante il suo percorso di vita. In questo senso può essere vista non solo come
un leggendaria eroina della chitarra, ma anche come ispirazione per donne e
uomini.
Fu la prima donna a ricevere il "Certified Guitar
Legend Award" di Guitar Player Magazine nel 2014 e Ford continua a fare
rock suonando la chitarra "con il cuore" e ne è una prova la lista di
date del tour in uscita. A 60 anni, questo spirito ribelle - o "la cagna
dell'inferno" come si è definita lei stessa - si rifiuta di giocare
secondo le regole poste da altri.
...
Sebbene Lita Ford sia spesso considerata americana, in
realtà è nata a Londra da padre inglese e madre italiana, il 19 settembre 1958.
Il sostegno e l'incoraggiamento che ricevette da loro fin dall'inizio può
essere considerato la chiave del suo sviluppo come chitarrista e come persona.
A questo punto va detto che sua madre, in particolare, ha
avuto prospettive liberali. "Mia
madre era la mia più grande fan", spiega Ford. "Non mi ha mai chiesto dove andassi o cosa
stessi facendo o con chi. Si è fidata di me. Era fantastica. Vivevamo vicino al
Long Beach Arena e tutti venivano a casa mia dopo gli spettacoli per uscire.
Mia madre doveva essere al lavoro alle 4:00 del mattino e usciva di casa alle
2:30, proprio mentre tornavo a casa a dormire. Puzzavo di fumo e di alcol ma
non le faceva schifo. Mi stavo divertendo così tanto allora. Erano gli anni '70
nel sud della California. La mamma era di ampie vedute su di me e sulle cose che
facevo”, disse.
In quel periodo, Ford andò a vedere i Black Sabbath suonare dal vivo, e questo cambiò la sua vita. Ritchie
Blackmore and Johnny
Winter divennero i suoi primi
idoli, in parte anche perché c'erano donne da poter prendere come modello.
"Non avevo altre donne da guardare
oltre a Janis Joplin ed era morta.
Quindi non è che mi ha fatto molto bene".
A 11 anni, sua madre le comprò una chitarra acustica
spagnola, che non era quello che voleva, ma che contribuì ad affinare il desiderio
di ciò che volesse fare davvero. Non appena trovò un lavoro - con un po' di
astuzia, visto che era minorenne – mise da parte 375 dollari e si comprò una
Gibson SG color cioccolato.
Ford affinò le sue abilità con le sei corde imparando a
suonare altre canzoni, in particolare i
riff dei Black Sabbath, ma è stato il suo talento naturale e la sua faccia
tosta ad aiutarla quando un giorno fu invitata all'ultimo minuto a suonare il
basso sul palco insieme a una band. Fu una gran performance e fu invitata dal
produttore Kim Fowley per
un'audizione di un gruppo di ragazze; le suggerirono il basso ma con un po' di
persuasione si fece offrire il ruolo che desiderava davvero: quello di
chitarrista solista.
Quel gruppo erano le Runaways, e con Joan Jett, Sandy West, Jackie Fox e Cherie Currie al suo fianco, il
gruppo divenne "enorme in un batter
d'occhio perché eravamo uniche e speciali. Ribelli adolescenti cattive e
piantagrane - e ci è piaciuto molto esserlo", per usare le sue parole.
Il loro primo album, The
Runaways, e canzoni come Cherry Bomb,
Queens of Noise e Hollywood furono accolte meglio oltreoceano
che in America e la band, con il suo mix di punk e hard rock, divenne
particolarmente famoso in Giappone. Presto iniziarono ad aprire concerti per
grandi artisti come Cheap Trick e Tom Petty and the Heartbreakers.
Ma il successo portò a tensioni,
e tra accuse di abusi sessuali da parte della direzione e disaccordi sul denaro
e la direzione musicale che la band avrebbe dovuto prendere, Lita Ford
intraprese una carriera da solista.
Prese lezioni di canto e tornò in studio per incidere Out for Blood (1983) e poi Dancin' on the Edge (1984). Comunque fu
il suo album successivo, Lita (1988),
prodotto da Mike Chapman, che la
portò nel mainstream come artista solista. Il singolo Kiss Me Deadly fu un successo immediato, seguito da One My Eyes Forever con Ozzy Osbourne, primo in classifica
Billboard negli Stati Uniti. Anche Falling
In and Out of Love, co-scritto con Nikki
Sixx dei Mötley Crüe, fu un
enorme successo popolare e commerciale.
I successivi album di Lita Ford Stiletto (1990), da cui i singoli Hungry e Lisa, Dangerous Curves (1991) e Black (1995) non raggiunsero lo stesso
successo e la vita di Ford prese una piega diversa mentre si concentrava sul
suo matrimonio con Jim Gillette, ex
cantante dei Nitro, e la vita di
famiglia: "Rimasi incinta, appesi la
chitarra al chiodo perché volevo essere una mamma", disse di quel
tempo.
Ford tornò nel 2009 con Wicked
Wonderland, un nuovo lavoro ispirato al metal, ma fu il suo album
successivo Living Like a Runaway
(2012) ad essere accolto molto meglio dai suoi fan di vecchia data. "È un vero disco di Lita Ford", ha
detto Ford di quest'ultimo "È ciò
che i fan si aspettavano da me qualche tempo fa. Era qualcosa che mi venne
davvero naturale. Mi sono chiusa nello studio del [produttore] Gary Hoey e ho iniziato a scrivere e
scrivere, come se Dio mi avesse lanciato qualche incantesimo e mi avesse detto:
"Adesso dovrai scrivere canzoni!" Ciò che rende quest’album così speciale è che è reale. Sono stata in
grado di scrivere questo album in uno dei momenti più bui della mia vita. Fu
davvero un dono di Dio". Il "momento buoi" di cui parla è dovuto
al suo divorzio e alla successiva alienazione che soffrì con la sua famiglia,
che arrivò così in profondità che alla fine la portò a fondare
un'organizzazione per combattere l'alienazione parentale (una forma di
manipolazione psicologica infantile durante la separazione). Non è una sorpresa
che Ford si riferisca a questo disco come a un "album della
sopravvivenza". "È un viaggio",
dice. "Va ascoltato nella sua
interezza".
Nel 2016 la Ford ha raggiunto un doppio traguardo: l'uscita
dell'album Time Capsule e la
pubblicazione della sua autobiografia, Living
Like a Runaway: A Memoir. Il primo - tratto da un archivio di canzoni che
aveva registrato negli anni '80 con artisti come Dave Navarro, Gene Simmons
e Billy Sheehan - è stato ben
accolto dalle critiche mentre il suo libro autoprodotto è stato un successo
immediato che l’ha portata a essere considerata molto di più che solo
un’autrice di canzoni di successo. Rolling Stone ha definito il libro
"Senza paura… Un vivido resoconto della vita di una rockettara unica,
capace di suonare come solo lei ha saputo fare".
Ford, che è stata descritta dalla rivista Rolling Stone come
la "rocker femminile più importante dell'heavy metal", ha suonato un
gran numero di chitarre elettriche e acustiche durante la sua carriera, ma
quando le viene chiesto di metterne in evidenza una in particolare, il suo
pensiero va alle sue BC Rich degli anni '80. "Bernie Rico è morto negli anni '90 e ha realizzato le
chitarre più incredibili mentre ero la sua ragazza", spiega. "Ciò che creò e sviluppò era esattamente ciò
che volevo suonare. Erano originali, non erano una copia di una Telecaster o di
una Stratocaster - non che ci fosse qualcosa di sbagliato in una Strat o in una
Tele perché le ho entrambe, ma volevo essere una leader, originale e unica e Bernie
mi diede questa opportunità".
Ne ama una in particolare, bianca con un doppio manico che
l'azienda ha creato appositamente per lei. "È un prototipo, unico", dice. "Ha un pre-amplificatore nel manico inferiore. È uno strumento
bellissimo".
Ford ha recentemente scritto canzoni con Gary Hoey, produttore e co-autore di
"Living as a Runaway", per
il suo prossimo album. È molto entusiasta della collaborazione, ma non è stata
ancora annunciata nessuna data di lancio.
Oltre a tutti i suoi vari ruoli, ha recitato anche in diversi
film e ha partecipato al reality show "Chopped"
per raccogliere fondi per beneficenza.
Tuttavia è sempre il rock 'n' roll che continua a guidare
davvero questa madre, bandleader, songwriter, un modello per chitarristi con un
cuore ribelle ovunque essi siano.
"Quando qualcuno
inizia a dirti, 'non suonarla così', è quando devi smettere di ascoltare",
dice. "Attaccati al tuo cuore e
segui i tuoi sogni e non lasciare che nessuno ti porti nella direzione opposta".