L’immagine di un uomo in fiamme

Di Paul Rigg

"La prima ragazza in topless che salga qui su si porta a casa un paio di questi stivali, signore e signori", è con queste parole che Neil Young inizia il concerto; qualcosa che sembra in un certo modo inappropriato, in particolare nel contesto del movimento odierno #MeToo.      

Ma volendo mitigare un po’ la cosa, sia il luogo che il momento in cui furono registrati i concerti di Neil Young (tra il 20 e il 22 Settembre del 1973 e recentemente ripubblicati in versioni digitalmente migliorate), erano molto diversi. Lui e la sua band stavano inaugurando un nuovo bar e una sala da concerto sulla Sunset strip di Hollywood, che è piena di club di striptease, su un palcoscenico stranamente decorato con palme, stivali da donna e cerchioni di automobili. Due dei più cari amici di Young, Danny Whitten e Bruce Berry, erano appena morti a causa di un’overdose e dal suo dolore -e per sfuggire ai suoi sensi di colpa- cercò di creare un'atmosfera burlesque per quello che altrimenti sarebbe potuta essere una serie di spettacoli troppo pesanti. Nonostante che queste canzoni siano piene di disperazione, desolazione e senso di perdita, quest’incredibile album dal vivo trasporta l'ascoltatore a occhi spalancati in una notte di festa esaltante e celebrativa.
     

Neil Young era da poco diventato uno dei più grandi artisti del pianeta. Harvest, pieno di melodie orecchiabili come Heart of Gold, aveva reso Young una superstar, cosa che non gli piaceva. "Questa canzone mi mise al centro dell’attenzione", disse, "trovarmi lì diventò presto noioso, quindi mi sono diretto nella direzione opposta, un viaggio più duro ma ho incontrato persone più interessanti".
     

Questo “viaggio” lo portò a quella che divenne nota come la "trilogia di Ditch": Time Fades Away  del 1973; On the Beach del 1974 e quest’album dal vivo, che fu stato registrato prima di On the Beach, ma per ragioni che sono ancora aperte a qualsiasi speculazione, fu pubblicato dopo.
   

Young appare in copertina con occhiali da sole e – cosa insolita per lui - con una Fender Telecaster. Viene raggiunto sul palco dai Crazy Horse con Ralph Molina alla batteria e Billy Talbot al basso; Ben Keith -che aggiunge grandeur e bellezza a molte delle canzoni con il suo lap steel; - e il leggendario chitarrista Nils Lofgren.
   

     

"Conoscevamo davvero le canzoni di Tonight's the Night dopo averle suonate per un mese, quindi le abbiamo suonate di nuovo, tutto l'album, dall'inizio alla fine, senza le canzoni aggiunte, due set a notte per diversi giorni. Siamo stati benissimo", commenta Young sulla registrazione.
   

Le "canzoni aggiunte" cui fa riferimento sono Borrowed Tune, Come on Baby Let's Go Downtown e Lookout Joe, furono aggiunte all'album in studio, ma non fanno parte di quelle sessioni originali (o della performance dal vivo).
    Delle canzoni del disco, molte sono ora considerate classiche. La title track, Tonight's The Night, è gloriosamente raffinata e a malapena si tiene insieme, nello stile del Berlin di Lou Reed. È difficile sapere se Young si trovasse sotto shock per la morte dei suoi amici, fosse arrabbiato per la loro perdita, o volesse celebrare le loro vite; o se tutte e tre le emozioni si manifestassero allo stesso tempo.      

In Albuquerque Young canta di avere "fame di solitudine, di essere indipendente dalla scena che già conosco" e spiega che desidera "trovare un posto dove nessuno si preoccupi di chi io sia".
     

Un po' di sollievo sembra arrivare con la chitarra acustica e al pianoforte di New Mama quando il padre dice che sta "vivendo nel paese dei sogni". Tuttavia, i "tempi che cambiano" diventano "bugie" e ci ritroviamo nella stessa vecchia situazione.
   

   

Roll Another Number (For the Road)
sembra voler colpire coloro che esaltano le virtù del Peace&Love, ma che non fanno molto altro che rifugiarsi in un mondo di alcol e dissolutezze -non troppo distante dal suo stile di vita, in effetti-. "Non tornerò a Woodstock per un po'", canta. "[Sono] a un milione di miglia di distanza, da quel giorno in elicottero".
     

In Tired Eyes Young racconta la storia di un ragazzo che "ha sparato a quattro uomini per un affare di cocaina [e] li ha lasciati in un campo aperto pieno di vecchie macchine con buchi di proiettili negli specchi retrovisori". Anche il semplice ritornello di Young "Per favore segui il mio consiglio, apri gli occhi stanchi", non offre alcuna sincera speranza o sollievo.
     

Tonight's the Night
, rappresenta un altro esempio nella carriera di Young di album gentili e melodici seguiti da un diluvio di pezzi desolati e incazzosi. L’album immortala con forza un momento particolare della vita di Young in cui era ‘on fire’, e senza il quale 
l'intera traiettoria della storia del rock sarebbe difficile da concepire.      

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