I chitarristi più importanti della carriera di Ozzy Osbourne

Di Tom MacIntosh

Ozzy Osbourne ha sempre avuto un incredibile talento persuasivo e la fortuna di attrarre alcuni bravissimi chitarristi a unirsi alla band della sua carriera da solista dopo i Black Sabbath. Qui di seguito abbiamo messo insieme un elenco di alcuni dei “trituratori di note” che ha impiegato e che hanno avuto un impatto sul suo lavoro. (Nota: non abbiamo seguito un ordine particolare).  

Randy Rhoads
 

Rhoads era una forza della natura in qualsiasi stile di chitarra neo-classica e divenne un leggendario guitar-hero nonostante la sua vita si stroncase all'età di 25 anni, influenzando legioni intere di giovani chitarristi tra cui nomi come Tom Morello, che chiamò suo figlio Rhoads in onore del suo idolo caduto. Ha suonato solo su due album di Osbourne, Blizzard of Ozz e Diary of a Madman. I classici Crazy Train e Mr. Crowley, mettono in risalto la destrezza di Rhoads, e il suo lavoro da solista su Suicide Solution e Goodbye to Romance, con la sua iconica Flying V di Karl Sandoval a pois, è semplicemente affascinante. Quella che potrebbe essere la migliore canzone di 49 secondi della storia, Dee, è una bella passeggiata strumentale acustica nel parco, che ricorda ciò che Tony Iommi soleva fare con i Sabbath anni prima.
 

Da ascoltare: Tribute (1987)
   

   

Zakk Wylde
 

Wylde è un altro dio del rock che ha suonato in diverse occasioni con Osbourne dal 1987. È anche il leader del suo gruppo, chiamato Black Label Society. I suoi contributi al lavoro di Ozzy iniziano con quello che alcuni dicono sia la migliore canzone post-Rhoads No More Tears, poi su Mama I'm Coming Home, in cui suona una Gibson Chet Atkins CE, Dreamer, I Don’t Wanna Stop, e Gets Me Through. Ha usato e usa diverse chitarre di differenti marche, ma è famoso per le sue Flyin’ V come la Dean Razorback Bullseye (un regalo del defunto Dimebag Darrell), o quelle della sua stessa marca  Wylde Audio, la Gibson Zakk Wylde Flying V con Floyd Rose e "The Rebel" la sua Gibson Les Paul Custom.
 

Da ascoltare: Live at Budokan (2002)
   

   

Jake E. Lee
 

Lee ha suonato con la banda di Ozzy dal 1982-1987. Lui e la sua Stratocaster hanno onorato i palchi con la band di glam metal Ratt e l'ensemble heavy metal Rough Cutt. Sostituì Rhoads con molta energia, specialmente su Bark at the Moon, che tranquillizzò i fan preoccupati su chi fosse. Lasciò la band dopo alcuni disaccordi su diritti d’autore con Sharon Osbourne, che lo licenziò prontamente dopo il tour dell'album The Ultimate Sin. Ha continuato a formare altri gruppi blues/rock come Badlands e Wicked Alliance e, infine, Red Dragon Cartel, con cui lanciò un disco omonimo nel 2014.
 

Da ascoltare: Bark at the Moon (1983)
   

   

Gus G
 

Konstantinos Karamitroudis
ovvero Gus G è apparso per la prima volta con Osbourne al Blizzcon 2009, dove lo possiamo vedere suonare 2 chitarre ESP Eclipse II, una in Amber Cherry Outburst accordata in Standard D, e un altra in Vintage Black, con accordatura in Dropped C. Anche se ha fatto un tour intermittente, la sua permanenza nell gruppo è durata quasi 10 anni a causa del suo tremendo lavoro e della vera passione per l'heavy metal classico, motivo per cui fu scelto per sostituire Zakk Wylde in 2 album di Ozzy, Scream (2010) e iTunes Festival London 2010. Ha anche suonato con la band metal tedesca Mystic Prophecy, la band death metal melodica Nightrage, la band metal svedese Arch Enemy e un altro gruppo di heavy metal svedese Dream Evil.
 

Da ascoltare: Days of Defiance (2010)
 

   

Jerry Cantrell
 

Soprannominato "Riff Lord" dalla rivista inglese Metal Hammer (2006), Cantrell brandisce molto probabilmente una chitarra G&L Rampage (fondata da Leo Fender) nell’unico album di cover Ozzy, Under Cover. È il fondatore del gruppo rock grunge Alice In Chains, dove non solo suona la chitarra solista ma compone e canta con una voce straordinaria. È famoso per come usa il pedale wah e per l’uso del fuori-tempo. Quando gli chiesero del suo stile in un'intervista con la rivista Guitar World, disse: "Non so davvero da dove viene; mi viene naturale. Potrei sedermi e cercare di capirlo, ma a che serve? Le cose fuori tempo sono solo più eccitanti – prende la gente di sorpresa quando cambi le marce in quel modo prima ancora di sapere da cosa diavolo siano stati colpiti. Funziona anche quando rallenti per farli sbattere il muso sul cruscotto...". È chi scatena i tuoni nelle cover di Ozzy di 21st Century Schizoid Man dei King Crimson, Sunshine of Your Love dei Cream, e il suo tocco delizioso su In My Life dei Beatles.


Da ascoltare: Under Cover (2005)
 

   

Bernie Tormé
 

Tormé ha ricevuto l'invito da Osbourne dopo anni di lavoro stellare nella band di Ian Gillan, ex dei Deep Purple, chiamata semplicemente Gillan. Anche se con Gillan ha pubblicato 3 album entrati nella Top 10 del Regno Unito, (Mr. Universe, Glory Road e Future Shock), Tormé era frustrato per il basso stipendio che gli veniva pagato, quindi se ne andò. Il suo periodo con Osbourne fu breve (10 giorni) ma fu un ponte formidabile per Ozzy, che aveva appena perso il suo compagno e chitarrista Randy Rhoads. Suonò in diversi concerti ma il suo tocco blues non era adatto per la band. Ha continuato la sua carriera con altri gruppi come gli Atomic Rooster e Desperado.
 

 

Brad Gillis
 

Subito dopo la rapida partenza di Tormé, Gillis fu chiamato a riempire il vuoto. Partecipò al tour del 1982 di Diary of a Madman, e fornì il suo appoggio come solista con le sue amiche di lunga data, una Fender Stratocaster del '62 e una Gibson Les Paul del '71, nel suo unico disco con Osbourne, Speak of the Devil, che era un album di covers dei Black Sabbath. Lasciò la band e tornò con il suo gruppo, Night Ranger, dopo essere stato maltrattato da Osbourne che era pesantemente coinvolto in droga e alcol dopo la scomparsa del suo compagno Rhoads.


Da ascoltare: Midnight Madness (Night Ranger, 1983)
   

   

Joe Holmes
 

Holmes è stato un punto fisso nelle tournée di Osbourne tra il 1995 e il 2001, ma con lui registrò un’unica canzone, Walk On Water, che fu inclusa nella colonna sonora di Beavis e Butt-Head Do America. In precedenza aveva suonato con David Lee Roth ed era uno studente di Randy Rhoads, quindi tutto in regola. Sebbene non abbia suonato nell'album Down to Earth, il suo nome appare come co-autore nei brani Can You Hear Them, Junkie e That I Never Had.
 

   

Tony Iommi
 

Tony Iommi è stato uno dei membri fondatori e il principale compositore dei Black Sabbath ed è considerato uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi. Non fu assunto da Osbourne, ma deve essere menzionato qui per la sua immensa influenza non solo sulla storia del metal, ma per quella che ebbe su Ozzy; fu il primo esempio di ciò che Ozzy abbia sempre ammirato in un grande chitarrista. È stato classificato al primo posto nell'elenco dei "Riff Lords" di Metal Hammer, Guitar World afferma che " grunge, goth, thrash, industrial, death, doom...qualsiasi altra cosa. Nessuno di questi generi sarebbe mai esistito senza Tony Iommi”. La sua influenza è stata la principale forza dietro divinità del rock come Slash, Jeff Hanneman (Slayer), Zakk Wylde, Tom Morello, James Hetfield e Billy Corgan, solo per citarne alcuni.
   

   

Altri due nomi che potremmo citare qui sono Alex Skolnick, che ha suonato con Osbourne nel 1995, e il virtuoso Steve Vai, che ha scritto e inciso l'album Ozzmosis, ma a causa di problemi legali dovette essere rifatto e registrato nuovamente con Wylde alla chitarra. Ma in realtà questi due chitarristi non hanno passato tempo a scrivere e registrare con il principe delle tenebre.
 

   

Dite di Ozzy Osbourne ciò che volete, per alcuni è un balbuziente lascivo, persino un pazzo, ma è un tipo abile che conosce il business, cosa che spiega la sua "capacità di resistenza" dopo oltre 40 anni di carriera. E sicuramente sa scegliersi i chitarristi come attesta la lista sopra: semplicemente alcuni dei migliori.

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