Chuck Berry e i suoi discepoli
Chuck Berry, una dose dei suoi discepoli
Di Tom MacIntosh
Chuck Berry è
stato un pioniere del rock and roll che ha lasciato un grande segno in tutto
quello che ha suonato. Sviluppò il rhythm & blues fino ad arrivare a quegli
elementi che crearono il rock, con testi diretti alla gioventù degli anni 50,
sul loro modo di ballare, sulla vita a scuola, su auto veloci e sulla cultura
del consumismo. Leonard Cohen una
volta disse "Tutti noi siamo solo
delle piccole note alla fine delle pagine dei testi Chuck Berry". Bruce Springsteen aggiunse: "È stato il più grande praticante del rock, il
suo miglior chitarrista e il più importante scrittore di rock ‘n’ roll puro che
sia mai esistito”. Sono in molti, moltissimi, quelli che hanno suonato le
sue canzoni nell’arco della storia: oggi vogliamo ripassare alcune di quelle
versioni, suonate da grandi stelle.
Ebbe un'enorme influenza sui Beatles, che condividevano con lui lo status di stelle della
musica, e che sono probabilmente la più grande band di rock ‘n’ roll di tutti i
tempi. Nel 1963 fecero una versione di Roll
Over Beethoven con George Harrison
alla voce principale, un anno dopo John
Lennon cantò Rock and Roll Music.
Roll Over Beethoven era il primo
pezzo sul lato B di With The Beatles,
il secondo disco del gruppo, mentre Rock
and Roll Music uscì nel quarto, Beatles
For Sale. È nota la frase di Lennon: "Se dovessi dare un altro nome al rock and roll, potresti chiamarlo
Chuck Berry".
Sin dai loro inizi, i Rolling
Stones furono tra i suoi più grandi fan: il loro single di debutto è, infatti,
una versione di Come On. Avevano con
Berry un rapporto molto stretto e competitivo. Suonarono tantissime altre
versioni, come Carol, inclusa nel
loro primo album, e Little Queenie
che si pubblicò nel loro album live Get Yer
Ya Yas Out del 1970.
La musica di Berry ebbe un grande impatto nel Regno Unito ed
esistono versioni da parte di tantissimi gruppi, come gli Animals che suonarono Memphis,
Tennessee, Sweet Little Sixteen, Too Much Monkey Business e la più
ricordata, Around and Around.
Gli Yardbirds presero
in prestito Too Much Monkey Business che
pubblicarono in Five Live Yardbird
del 1965. In quel pezzo, è un giovane Eric
Clapton a prendersi cura dei travolgenti assoli. Anche Elton John condivise il suo amore per Berry in un album mediocre,
pubblicato nel 1979, chiamato Victim of
Love, dove fa una strana versione di Johnnie
B Goode. Naturalmente non finisce qui, David
Bowie cambiò Around and Around in Round and Round che apparve sul lato B del suo singolo Aladdin Sane nel 1973 e i Kinks includevano una bellissima
versione di Beautiful Delilah nel
loro album di debutto nel 1964.
L'influenza immensa che ha esercitato su tutti gli altri lo
rende chiaramente meritevole del titolo che gli è stato dato dalla rivista Rolling
Stone, "il padre del rock and roll".
La serie di successi che collezionò nel corso della sua carriera sono stati il
punto di partenza per legioni di giovani chitarristi in tutto il mondo. Chi
meglio dei titani australiani AC/DC
per far tuonare School Days?
I Motörhead si
appropriarono del classico di Berry Let
it Rock nel 1991 con una performance nel David Letterman Show che vi farà alzare
in piedi. Lemmy Kilmister ci ha
anche lasciato una versione registrata in studio con l’altro suo gruppo, gli Head Cat, nel disco del 2011, Walk the Walk ... Talk the Talk.
Anche i Judas Priest
fecero la loro versione di Johnnie B
Goode che è stata originariamente utilizzata nel film dallo stesso nome. Il
chitarrista Richie Faulkner ha reso
omaggio a Berry quando morì nel marzo 2017, chiamandolo "un vero maestro del rock...ha scritto il
libro di base che tutti noi seguiamo alla lettera".
L'elenco delle versioni e delle interpretazioni della sua
musica è una montagna troppo alta da scalare in un unico articolo ma può dare
un'idea di quanto fosse ed è ancora ammirato. Nel 1977, nel programma della
missione Voyager, la NASA lanciò nello spazio un disco d’oro con la miglior
musica della Terra, scelta da Carl Sagan,
per fare in modo che, nel caso esistesse vita extraterrestre, potessero
imparare qualcosa su di noi. C'erano saluti in 55 lingue, il suono di una madre
che baciava suo figlio, la Sagra della
Primavera di Stravinsky e Johnnie B.
Goode di Chuck Berry. Steve Martin
scherzò una volta dicendo che la NASA aveva ricevuto un messaggio di risposta dallo
spazio che diceva: "Mandate più
Chuck Berry".
Infine, non possiamo chiudere senza ricordare il video di Ritorno al Futuro, "Chuck, Chuck, sono Marvin! Tuo cugino,
Marvin Berry. Sai quel nuovo sound che stai cercando? Bene, senti questo!”
Il compleanno di Chuck Berry è il 18 ottobre. Avrebbe
compiuto 91 anni.
È deceduto, ma non sarà mai dimenticato.