Un debutto che spacca

Di Paul Rigg

Nonostante fosse l'album che "ha sempre voluto fare" e avendo lavorato regolarmente con artisti come Alice Cooper, Steve Vai e Jermaine Jackson per anni, è chiaro che Nita Strauss, nativa di Los Angeles (7 dicembre 1986), ha voluto aspettare un po' per sentirsi sicura d’intraprendere il lavoro sul suo album di debutto come solista, Controlled Chaos, pubblicato il 16 novembre dalla Sumerian Records.  

   

La “spintarella” in parte è arrivata dallo stesso Steve Vai, che l'aveva invitata a partecipare al She Rocks, vol. 1, e che l'ha guidata il giorno seguente per iniziare a scrivere Pandemonium, di cui troviamo una grande versione, Pandemonium 2.0, in quest’album. È una simpatica coincidenza infatti che sia stato Steve Vai a ispirare la Strauss a intraprendere una carriera da solista e a iniziare a suonare la chitarra in primo luogo.
 

 

La Strauss ha anche ricevuto un enorme impulso dalla risposta alla sua richiesta di raccolta fondi per realizzare l'album, poiché era determinata a farlo in modo indipendente; lei "voleva prendere le sue decisioni". Si rivolse all'organizzazione di crowdfunding Kickstarter e fu rapidamente e letteralmente sopraffatta dalle donazioni, battendo il suo obiettivo originario di oltre otto volte, e raggiungendo i 200.000 dollari.  

 

Per dirla senza mezzi termini, la Strauss adesso era pronta per spaccare a modo suo, ed è esattamente ciò che ha fatto. Evitando le voci, usa una forte sezione ritmica di basso e batteria come base su cui lanciare i suoi pazzeschi assoli di chitarra. Si potrebbe dire che le canzoni siano un po' limitate dalla sovra produzione, ma la Strauss ha chiaramente messo il suo cuore in ogni pezzo e si è divertita molto a farlo, ogni nota lo evidenzia.  

Non è stato facile trovare il tempo per comporre visto il suo frenetico programma di registrazioni e tournée, come sottolinea lei stessa: "Ho iniziato a mettere giù qualche idea probabilmente alla fine del 2017. Per diversi mesi ho ritagliato tempo [...] sul bus del tour, nella stanza d'albergo, ovunque potessi installare la mia postazione di lavoro e lavorare per un'ora, questo è quello che ho fatto. Quando Alice si è preso l'estate per andare in tour con la sua band, gli Hollywood Vampires, è quando ne ho approfittato per la maggior parte delle registrazioni".
   

 

Il brano introduttivo Prepare For War e il settimo brano del disco, The Quest, danno entrambi la sensazione di essere stati ispirati da videogiochi, in quanto sono epici, espansivi ed eroici, un punto fortemente rafforzato dall'estetica della copertina dell'album.
 

La breve traccia di apertura è seguita dal power metal Alegria, che contiene complessi suoni stratificati e completati da un'esplosione di arpeggi, mentre la Strauss si fa strada su e giù per la tastiera con la sua abilità abituale. "Se vuoi sentire un po' di vero ‘shredding’, sei nel posto giusto", sembra dire.
 

I seguenti brani –eccezionali- Our Most Desperate Hour e Mariana Trench sono quasi confortanti nella loro oscurità e profondità, e di nuovo mostrano la capacità della Strauss di tirar fuori grandi riff. Tuttavia non ti sentirai troppo a tuo agio perché quest'ultimo pezzo ha una sbandata curva dopo 2 minuti e 30 secondi e, di nuovo, un minuto dopo. La potente batteria di Josh Villalta su Mariana Trench è completata dalla magia della chitarra della Strauss con la sua Ibanez Jiva 10 Signature; come ha detto lei stessa "Non ho mai preso un centesimo dalla Ibanez per suonare con le loro chitarre [ma ...] è il mio sangue a chiedermelo".
   

   

La Strauss aumenta considerevolmente il volume su brani come Here With You, l'acustica Hope Grows e The Show Must Go On, in cui troviamo altri strumenti, come il violoncello, e offrono un gradito contrasto con la festa dell'headbanging. Forse ha voluto rendere omaggio a Freddie Mercury in questa innovativa cover di una delle sue ultime - e indubbiamente epiche - canzoni con i Queen.
 

 

Controlled Chaos
è un debutto potente che permette a Nita Strauss di mostrare la sua passione, abilità e creatività. Secondo quanto riferito, nell’album suona tutte le chitarre e il basso, oltre a fare anche la parte del tecnico del suono. Pochi rimarranno indifferenti alla sua dedizione e all’impegno che ci ha messo. È stata conosciuta come Hurricane Nita o Mega Murray, ma il suo nome è Nita Strauss e, nel caso qualcuno avesse qualche dubbio, è qui per spaccare!

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