La meravigliosa semplicità del rock
Di Sergio Ariza
La band Free si
formò a Londra nel 1968 con l'incontro di un quartetto di musicisti molto
giovani e di talento, il cantante Paul
Rodgers, il chitarrista Paul Kossoff, il bassista Andy Fraser e il batterista Simon Kirke. Dopo aver registrato due
buoni album nel 1969, la grande opportunità arrivò quello stesso anno quando il
supergruppo appena creato, Blind Faith,
li portò sul palco d'apertura del loro unico tour. Eric Clapton aveva notato il
giovane Kossoff e strinsero un'amicizia che li portò a scambiare la Gibson Les
Paul del ‘59 di Clapton in cambio della Custom della metà degli anni '50 di
Kossoff. Il chitarrista dei Free aveva iniziato a suonare quel modello dopo
aver visto Clapton suonare con i Bluesbreaker,
mentre l'ex dei Cream si era innamorato del preciso
vibrato di Kossoff.
Tutto indicava che Free sarebbe stato il prossimo grande
gruppo della scena blues-rock inglese che aveva già visto in primo piano i
Cream, i Fleetwood Mac o gli Humble Pie. Avevano tutto, un
chitarrista con sentimento, un'incredibile cantante e una coppia di compositori
assai capaci, Fraser e Rodgers. Avevano solo bisogno di una canzone che
mostrasse a tutti ciò che il resto dei musicisti sapeva già. E questa arrivò
nel modo più inaspettato: dopo un concerto non molto buono, Fraser decise che
fosse necessario scrivere un inno rock per finire i concerti. Nel camerino
cominciò a cantare quella che sarebbe diventata All Right Now e in pochi minuti la canzone che diede loro
l'immortalità fu pronta.
La canzone entrò tra le prime cinque delle classifiche
britanniche e americane e, in un attimo, si aprirono le porte del successo. Ma Fire And Water, l'album che la contiene,
andò ben oltre la loro canzone più famosa. Si apre con la canzone che dà il
titolo all’album, un diamante con uno splendido riff di Kossoff. Come ogni cosa
che suonasse, era un prodigio di quello slogan di "less is more". Il chitarrista sapeva di essere uno dei più
forti della band, "la nostra forza
risiede nella nostra semplicità". Free non era affatto una band
sperimentale, ma tutti gli elementi si combinavano nel migliore die modi, la
voce perfetta di Rodgers, le canzoni e le linee di basso di Fraser e, come
tocco finale, la classe di Kossoff.
In Oh I Wept la
chitarra di Kossoff sembra, in effetti, sobbalzare, con il suo famoso vibrato
in tutto il suo splendore. Remember è
una prova dell'enorme influenza che ebbe Otis Redding nella fantastica voce
di Paul Rodgers, puro soul per il cantante che Rod Stewart e Mick Jagger
chiamarono "la migliore voce del
rock", che ha come ciliegina un altro assolo fantastico di Kossoff. Heavy Load è una ballata che si apre con
un pianoforte, uno dei pochi strumenti che compaiono sull'album oltre a
chitarra, basso, batteria e voce di ciascuno dei membri. Ancora una volta è un
veicolo per lo show di Rodgers che accarezza ogni parola come se fosse
l'ultima, ovviamente il suo forte non sono mai stati i testi ma come cantante
nulla da dire. Fraser torna a esibirsi con una linea di basso melodico e
Kossoff non entra fino alla fine, ma quando lo fa si fa notare, dando note che
farebbero spuntare un sorriso anche a B.B. King.
Mr. Big apre
magistralmente il secondo lato ed è una delle migliori canzoni del disco,
costruita su un solido ritmo di batteria e pochi accordi, con Fraser incoronato
come uno dei migliori bassisti di tutti i tempi con un grande lavoro alle
quattro corde, con assolo incluso. Don't
Say You Love Me ci riporta alle terre del soul che conoscono alla
perfezione, con Rodgers e Kossoff all'unisono nella parte finale della canzone.
E poi arriva la chiusura con l’iconica All
Right Now, la canzone con cui arrivarono alla cima e che è la miglior prova
del talento di questi quattro eccellenti musicisti che, quando la incisero,
avevano 17 anni, Fraser, Kossoff 18, e Rodgers e Kirke 20.
Una giovinezza estrema che prefigurava cose molto più
importanti, che fu confermata con la loro eccellente performance al Festival di
Wight quell'anno davanti a 600.000 persone. Ma ciò che avrebbe dovuto essere
l'inizio del loro regno, fu solo il picco che annunciò il loro declino. Le
discussioni fra Rodgers e Fraser, oltre al deterioramento di Kossoff dovuto
alle droghe, li portò a sciogliersi nel 1971. Non tornaqrono mai più a
raggiungere la vetta di Fire and Water,
ma rimangono come prova dell’enorme talento che avevano e, in particolare, dell’incredibile
chitarrista che fosse Paul Kossoff, un uomo che non arrivò all'età di 26 anni e
le cui ceneri riposano accanto a una lapide su cui è possibile leggere: All Right Now.