Ridefinendo il Metal per sempre
Di Sergio Ariza
L'8 dicembre 2004 Dimebag Darrell salì sul palco con la
sua nuova formazione Damageplan,
prima di iniziare a suonare continuò il suo solito rituale, si rivolse a suo
fratello e batterista, Vinnie Paul,
e si salutarono con il loro grido di guerra , "Van Halen!", pronti per iniziare la penultima performance del tour.
Alla fine fu l'ultima, un disgraziato, di cui non vogliamo ricordare il nome,
salì sul palco e sparò quattro colpi a Dimebag uccidendolo. Cercò di uccidere anche
Vinnie Paul e, anche se non ci riuscì, ne uccise altre tre, oltre a ferirne
altre sette, prima di essere abbattuto da un agente di polizia. Il chitarrista
che aveva ridefinito il Metal per sempre negli anni '90, morì all'età di 38
anni, ma il suo posto nel paradiso rock era più che garantito.
Non sono mai state
chiarite le ragioni dell’attentato, per un po’ si è sospettato che il fan
impazzito accusasse i fratelli Abbott della fine dei Pantera, il fatto poi che avesse scelto la stessa data
l'anniversario dell'assassinio di John
Lennon, fece saltare tutti gli allarmi. Resta il fatto che nulla può
giustificare un fatto del genere, molto meno verso una persona come Dimebag che
non aveva mai fatto niente di male a nessuno. Questa fu la triste fine di uno
dei migliori chitarristi metal di tutti i tempi, uno che, se non avesse avuto la
fine di un martire, sarebbe ancora lì, insieme ai suoi eroi Eddie Van Halen e Rhandy Rhoads come uno dei chitarristi più influenti degli ultimi
40 anni.
Darrell Abbott nacque il 20 agosto 1966 in Texas. Figlio di un musicista country, il suo
cuore passò al rock and roll quando sentì i Kiss, di cui sarebbe diventato un fan per tutta la vita, in
particolare del suo amato Ace Frehley.
All'età di 12 anni gli comprarono la sua prima chitarra, una Hondo Les Paul e
un paio di anni dopo la sua abilità era tale che vinse un concorso per chitarra
cui si presentarono più di 100 persone di tutte le età. Il premio era una
chitarra Dean ML che vendette al lutier Buddy
Blaze. Questi istallò un ponte Floyd Rose e ci dipinse su un fulmine: finì
poi per ridargli la chitarra che sarebbe diventata la mitica ‘Dean From Hell' che avrebbe utilizzato
negli album più leggendari dei Pantera, e che finì anche sulla copertina di Cowboys From Hell.
Suo padre, per caso, gli
comprò un’altra Dean ML che ritrviamo nei primi album dei Pantera. La band si
formò nel 1981 con suo fratello Vinnie Paul, alla batteria, il suo amico Terry Glaze, alla voce, e Rex Brown, che sarebbe arrivato un anno
dopo, al basso. I loro primi dischi li collegano alla scena glam metal degli
anni '80, ma contribuirono con poche cose oltre all'incredibile talento di
Abbott, che in questo periodo si faceva chiamare Diamond Darrell, alle sei corde. Le cose inizieranno a cambiare
quando nel 1986 apparse Master Of Puppets
dei Metallica e il Reign In Blood degli Slayer impulsando il 'thrash metal',
con un suono più scuro, potente e meno basato sulla melodia. I fratelli Abbott furono
attratti da questo nuovo sound, cosa che si tradusse nell’uscita di Glaze, che a
quell’epoca si faceva già chiamare Terrence
Lee, e nella ricerca di un sostituto.
Trovarono il perfetto
sostituto in Phil Anselmo,
originario di New Orleans, che diede un nuovo impulso alla band. Dopo un disco
di transizione, Power Metal, trovarono
finalmente il loro sound e rivoluzionarono il mondo del metal con Cowboys From Hell nel 1990. Fu il primo
di una trilogia di album che definì il genere nel decennio e rese Dimebag l'equivalente
di Tony Iommi negli anni '70 e Eddie Van Halen negli anni '80, il
chitarrista metal da seguire in quell’epoca. I suoi riff galoppanti e gli
assoli feroci e concisi divennero parte del DNA del nuovo genere noto come
"groove metal".
Vulgar Display Of Power fu il culmine della sua carriera. Il riff
d’apertura di Mouth Of War è il
culmine della conversione dei Pantera dal Glam Metal in una bestia con un sound
10% unico, e forse fu il motivo per cui i Metallica decisero di passare alla
musica alternativa... Qui possiamo anche notare che ad Anselmo non rimane nulla
dell'aspirante Rob Haltford e che il
suo grido è davvero unico. Si potrebbe dire che Vulgar Display Of Power è stato per i ‘90 ciò che Paranoid fu nei '70: il disco di
riferimento per l'intero mondo del metal. Non ci fu una band che venne dopo che
non guardasse con ammirazione i potenti riff di Dimebag e le urla di Anselmo. Walk divenne l'inno ufficiale del nuovo
Groove Metal e loro un punto di riferimento per molti, da Korn a Limp Bizkit, da Slipknot a Avenged Sevenfold.
I Pantera erano diventati
il volto del nuovo metal e Dimebag Darrell (il nome che decise di usare da quel
momento) era, senza dubbio, il chitarrista di riferimento. In un momento in cui
il mondo del rock stava vivendo l'esplosione della musica grunge e alternativa,
i Pantera erano il volto visibile del Metal e ci si immersero sempre di più:
chi pensò che il successo li avrebbe addomesticati, si sbagliò di grosso. Far Beyond Driven non avrebbe fatto
meglio dell'insuperabile Display of Power
ma fu un album ancora più bestiale. I Pantera sembravano contraddire quella
teoria che dice che le band si calmano con l'età: ogni disco che usciva era più
forte e più aggressivo rispetto al precedente. La cosa incredibile è che,
mentre negli anni '80 seguirono tutte le mode del momento, quando iniziarono ad
andare per i fatti loro e, in un certo modo, contro le mode (la loro musica non
poteva essere più lontana da ciò che si ascoltava su MTV), il gruppo raggiunse
la vetta, il numero 1 delle classifiche di Billboard, essendo il disco più
heavy della storia a raggiungere quella posizione.
Quello stesso anno, il
1994, Dean smise di fabbricare chitarre e Dimebag firmò con Washburn, con la 'Dean From Hell' che diventò la Dimebolt. Ma non tutto filava liscio
nella band, il loro enorme successo stava cominciando a farsi sentire,
soprattutto nella figura del suo cantante, Phil Anselmo. Durante il tour del
1995 cominciarono le tensioni tra lui e gli Abbott, con il primo che passò dall'alcol
all’eroina e gli ultimi che pensavano che il successo gli fosse andato alla
testa.
L’album seguente, The Great Southern Trendkill, era un
segnale evidente che nulla funzionava come prima, con Anselmo registrando le
voci a New Orleans mentre il resto della band registrava in Texas. Anche così,
canzoni come Floods mostrano che
Dimebag era ancora il numero uno nel suo stile, con un assolo che la rivista
Guitar World classificò come il 15° migliore di tutti i tempi.
Ma, per complicare tutto,
Anselmo andò in overdose un'ora prima di salire sul palco in Texas. Le cose non
sarebbero state più le stesse, nonostante la popolarità della band fosse
enorme, condividendo cartelloni con Ozzy
Osbourne, Black Sabbath o Marilyn Manson, i rapporti tra i membri
principali erano ormai rotti. Registrarono un ultimo disco, intitolato Reinventing the Steel. Dopo il tour di
presentazione, Anselmo si dedicò sempre più ad altri progetti mentre gli Abbott
accumulavano nuovo materiale.
Nel 2003 Dimebag si unì
al suo amico Jerry Cantrell degli Alice In Chains e gli mostrò alcune
demo che aveva, questi disse loro che erano buoni e gli Abbott decisero che era
giunto il momento di smettere di aspettare Anselmo. Annunciarono la
dissoluzione dei Pantera e formarono Damageplan con Bob Zilla e Pat Lachman.
L'anno seguente lanciarono New Found
Power, il loro album di debutto e iniziò il disastroso tour di
presentazione che avrebbe portato al concerto dell'8 dicembre.
Le ultime parole che
pronunciò, prima che l’assassino salisse sul palco e iniziò a sparare, furono
"Van Halen". Nonostante la
tragedia della sua morte prematura, possiamo essere un po’ meno tristi se
pensiamo a come i suoi funerali ebbero luogo. Gene Simmons in persona mandò una delle limitate bare dei Kiss per
la sepoltura di Dimebag, seguendo i suoi desideri. Ma ciò che probabilmente lo
avrebbe reso più felice è che Eddie Van Halen arrivò al suo funerale con un
regalo speciale.
I due chitarristi si
erano conosciuti di persona solo poche settimane prima dell'incidente. Dimebag provò
anche qualche chitarra di Van Halen durante le prove e quando se ne andò con la
sua fidanzata di sempre, disse: "Se
muoio stanotte, non mi importa, perché ho fatto tutto in vita mia…Ho conosciuto
Eddie Van Halen!". Non solo l'aveva incontrato, ma erano finiti per
festeggiare insieme quella sera, e Dimebag gli chiese una riproduzione di
Bumblebee, la famosa chitarra di Van Halen che si vede nel retro di copertina
del secondo album del gruppo. Quando, dopo l'omicidio, Eddie Van Halen chiamò
la sua ragazza per sapere se potesse fare qualcosa per loro, non dimenticò la
richiesta di Dimebag e gli ricordò la copia della chitarra. Ma quando Eddie Van
Halen arrivò al funerale di Darrell non lo fece con una copia ma con l'originale,
le sue parole per la famiglia furono queste: "Dime era un originale, merita l'originale". Dimebag Darrell fu
sepolto con la sua chitarra preferita.
Terry Glaze, il primo
cantante dei Pantera, disse che se da ragazzi, qualcuno avesse detto a Darrell che
Eddie Van Halen gli avrebbe lasciato la sua chitarra nella tomba, le sue parole
esatte sarebbero state: "uccidetemi
ora!". Non piangiamo per Dimebag, alziamo la bottiglia di whiskey al
cielo e brindiamo per lui, che starà suonando Bumblebee nel paradiso (o sarà l’inferno?)
del Metal...