BTO, Not Fragile (1974)

Di Tom MacIntosh

Volendo dare uno sguardo al gruppo rock canadese per eccellenza (1974-1979), abbiamo puntato occhi e orecchie verso la Bachman-Turner Overdrive (BTO), una band che fin dall’inizio fece presa per il suo rock da 3 o 4 accordi e che trova ancora spazio nei programmi radio in giro per il mondo. La loro hit Takin’ Care Of Business raggiunse il 10º posto nella classifica delle 100 canzoni che hanno ricevuto più versioni nella storia. Negli Stati Uniti, 5 dei loro album e 6 single entrarono nei ‘top 40’ negli anni ’70. In totale il gruppo ha venduto più di 30 milioni di dischi in tutto il mondo.    

La band, originaria di Winnipeg Manitoba, era composta da Randy Bachman, voce e chitarra solista, Tim Bachman, seconda voce e chitarra, Fred Turner, al basso e Robbie Bachman alla batteria.
In un tempo in cui il soft-rock, il glam e la musica disco stra-vendevano a un pubblico di fan sempre più folto, la BTO rimase fedele al suo genere: verace, semplice, ‘rozzo’, ma efficace (basti vedere i dati che abbiamo citato). Per il nostro Jukebox, abbiamo voluto dare uno sguardo più in profondità all’album che li lanciò definitivamente in orbita, Not Fragile (1974). Fu il loro disco più venduto –se non contiamo le compilation- arrivando a superare gli 8 milioni di copie vendute fino ad oggi.    

Not Fragile
è esattamente ciò che dichiara di essere: non fragile. Esattamente come raffigurato in copertina - una scatola di legno e bulloni piena zeppa d’ingranaggi-, si tratta di un motore a combustione: musica da strada. La canzone che dà il titolo all’album, vede Randy Bachman e i suoi assoli in primo piano. A metà pezzo sorprende un assolo che è un ululato inquietante, seguito da una seconda chitarra martellante, dal basso e dalla batteria. Randy suona diverse chitarre fra cui una Epiphone Les Paul Ultra, una Fender LTD e diverse Stratocaster. Possiede più di 500 pezzi, ma la sua favorita, quella che dice di valere più di 200 mila dollari, è una Gretsch G6134 White Penguin. Per quanto riguarda il pezzo più famoso dell’album, Ain’t Seen Nothing Yet, Randy racconta una storia divertente. Pare stesse prendendo in giro suo fratello per la sua balbuzie durante le prove, “b-b-b-baby you ain’t seen nothing yet”, il produttore lo sentì e pensò che avrebbe potuto funzionare: una presa in giro che adesso cantano tutti quanti! La canzone arrivò al primo posto delle classifiche di 21 paesi!
   

   

Quando dicevamo che volevamo parlare del gruppo rock canadese per eccellenza, parlavamo proprio di road music. Canada è un territorio assai vasto con poche città, molto lontane fra loro e collegate –appunto- da strade. La BTO riuscì a unire un paese grazie al loro rock da palazzetti, quegli stessi palazzetti dello sport che sono la casa dell’hockey, lo sport (e la religione) nazionale. Metti insieme questo con la filosofia de “l’unione fa la forza”, e vengono fuori i pezzi Free Wheeling e Roll On Down The Highway. La Bachman-Turner Overdrive ce la mise tutta per continuare a essere in tutto e per tutto una band da chitarra elettrica e poco più. Nella quinta traccia del disco, Free Wheeling appunto, aggiunsero la chitarra di Blair Thornton e i suoi brillanti riff anni ’70.
Per l’occasione Randy suonò una Hoyer Bianka, una chitarra “che ha dei ‘fori di risonanza’ che sembrano i lampi dipinti sulla faccia di David Bowie nella copertina di Aladdin Sane”, usando le parole dello stesso Randy, “e la parte posteriore è fatta in modo da comprimere il suono per produrre un tono unico, come se avesse un proprio equalizzatore all’interno…sottile ma nitido”. Una gioia per le orecchie, davvero.    

Chi sta scrivendo queste righe pensa che presto, quando la NASA lancerà nello spazio il Voyager 3 con un hard disc contenente l’enormità della cultura umana, bisognerà includere anche le 100 canzoni rock più belle di sempre. In questo modo gli alieni avranno un assaggio di B-B-B-Baby You Ain’t Seen Nothing Yet.
 

Rock On, Bachman-Turner Overdrive!
 


(Immagini: ©CordonPress)

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