In The Style Of Buddy Guy
Di Miguel Ángel Ariza
Oggi, qui con tutti voi, parliamo di un tipo che è stato il
chitarrista di Junior Wells, Muddy Waters, Koko
Taylor, Sonny Boy Williamson o Little Walter tra
le molte altre leggende del vero blues e che è stato una, se non la principale,
influenza di Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Jimmy Page e Jimi Hendrix.
Stiamo esagerando? No, signori, stiamo parlando di uno dei più grandi miti
viventi della chitarra elettrica: Buddy Guy.
L'uomo che portò il blues di Chicago verso suoni più duri e
che la storia dimenticò a causa dei capelloni della seconda metà degli anni 60.
E il responsabile fu proprio lui. Tutti quelli che abbiamo citato prima hanno
reso omaggio a questo colosso della chitarra elettrica. Anche Hendrix, che
sembrava essere arrivato sulla Terra in una navicella spaziale, sapeva di
dovere molto a Buddy Guy, un ragazzo che già allora suonava la sua Fender Stratocaster della fine degli
anni '50 dietro la testa e con i denti, ben prima del genio di Seattle. Tutti
abbiamo un padre.
Prima ancora abbiamo potuto ascoltare qualche sua incisione
con una Gibson Les Paul Gold Top
anche lei degli anni ‘50. Ma non facciamoci ingannare, il suo nome è legato
alla Stratocaster e grazie a lui quello di Hendrix, di Jeff Beck, di
Stevie ecc. Più tardi cambiò quel modello che secondo lui è del 1957, per uno
dei primi anni ‘60 durante quel decennio, ma fu più tardi, negli anni '80,
quando finalmente trovò la sua chitarra preferita, basata su uno dei modelli
custom shop di uno dei suoi alunni più portati, il signor Eric Clapton, e che
porta la sua firma, la leggendaria "Custom Shop made for Buddy Guy".
Oltre a questa Fender Stratocaster
del 1989 usa la sua iconica Fender Strat a pois, che è il suo modello Signature del marchio americano.
Per quanto riguarda i suoi amplificatori, oggi sono
realizzati esclusivamente per lui dalla società di Chicago Blues Box. Sono amplificatori boutique basati sui circuiti
blackface del Fender Bassman che è
stato il suo amplificatore principale durante gran parte della sua carriera.
Stiamo parlando di un tipo che suona fin dagli anni '50 e
che, come è ormai riconosciuto, diventò più rock solo per riuscire a
guadagnarsi uno spazio nelle radio bianche. Per questo l'uso di pedali si concentrò
solo sul Dunlop Cry Baby Buddy Guy
dal momento che il boost per i suoi assoli lo otteneva semplicemente attivando
quello che è integrato nel circuito della sua chitarra.
Questi sono gli strumenti del mestiere di Buddy Guy,
un ‘ragazzo’ che meriterebbe molta più fama (e sicuro che sarebbe d'accordo con
me se dicessi che meriterebbe anche molti più soldi) in una carriera che sì gli
ha portato il riconoscimento assoluto e la venerazione di tutta quella
generazione che cambiò il mondo imitandolo e che si prese gloria, fama...e denaro.
Ma in Guitars Exchange sappiamo che senza Buddy Guy nulla sarebbe
stato lo stesso.