Le 10 super-band più pazzesche

Di Sergio Ariza

Le cosiddette “super-band”, una riunione di musicisti famosi, furono qualcosa che iniziò ad andare in voga alla fine degli anni '60 quando in Inghilterra si riunirono il ​​miglior chitarrista, bassista e batterista blues-rock del paese e si battezzarono Cream. Clapton, Baker e Bruce si autoproclamarono "la crema" dei musicisti del paese e nella loro breve carriera rappresentarono il meglio e il peggio di questi incontri. Il nome definitivo fu dato negli Stati Uniti quando Al Kooper decise di intitolare il disco che aveva fatto con Mike Bloomfield e Stephen Stills, Super Session (nonostante non piacesse per nulla al primo), spianando la strada a tutti i tipi di unioni di super-star. Nel corso della storia di questi incontri ci sono state più aberrazioni che progetti importanti, ma qui vi lasciamo con un breve elenco del meglio, dal rockabilly al rock al blues e al country.  

Million Dollar Quartet
 

Membri: Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash, Carl Perkins
 

Il 4 Dicembre 1956 Carl Perkins andò a registrare Matchbox nei Sun Studios di Memphis, in quella sessione fu accompagnato al pianoforte da un giovane che era stato appena contrattato dal capo degli Studios Sam Phillips, si chiamava Jerry Lee Lewis e diventò ben presto una star per conto suo. C’era anche un’altra grande firma della compagnia, Johnny Cash, che era andato a trovare il suo amico Carl, ma tutte le stelle si allinearono quando la più grande star del pianeta, ed ex Sun, passò di lì per una visita con la sua ragazza. Elvis Presley aveva avuto quattro numeri uno quell'anno, lo stesso anno in cui ci fu l'esplosione finale del rock, ed era stato incoronato come il re della nuova musica. Quel giorno sarebbe passato alla storia quando decise che fosse giunto il momento perfetto per fare una "jam" con Perkins, Cash e Lewis. Tutti, tranne l’ultimo, avevano avuto un certo successo nelle classifiche ma ciò non impedì che “l’Assassino” fosse l'unico in grado di disputarsi i riflettori con il Re. La maggior parte dei pezzi erano vecchie canzoni gospel che piacevano a tutti: ascoltare Presley e Lewis armonizzare Down By The Riverside è una delle più grandi meraviglie per chi ama il rock and roll primordiale. Il risultato non avrebbe visto la luce fino al 1981, quando i quattro erano già leggenda ed Elvis riposava già nella tomba da quattro anni. Anche così, la magia di quella notte rimane irripetibile e portò  i tre sopravvissuti a incontrarsi di nuovo in un tour nello stesso anno che divenne un album dal vivo dal titolo The Survivors Live. Nel 1986 sarebbero tornati alla carica aggiungendo al gruppo un altro compagno dei tempi di Sun, Roy Orbison, per il disco Class of ‘55.
 

Cream
 

Membri: Eric Clapton, Jack Bruce, Ginger Baker
 

I Cream possono essere considerati il primo super-gruppo vero e proprio. Nel 1966 Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker decisero di formare una band con il nome "umile" di Cream. Erano "la crema della crema", o almeno così pensavano, dei musicisti britannici e non si stancavano mai di ripeterlo a chiunque andasse ad ascoltarli. E ci andarono in tanti, rendendoli una delle band più popolari al mondo. Nella loro breve storia hanno lasciato una grande eredità come il magnifico Disraeli Gears e segnarono il cammino del rock dei decenni successivi. Nel bene e nel male. Alla fine dei loro giorni insieme erano così bloccati dai loro ego che non riuscivano nemmeno ad ascoltarsi a vicenda, ognuno cercando di dimostrare quanto fosse bravo individualmente in una sorta di guerra fratricida contro gli altri due. Clapton racconta che in uno dei suoi ultimi concerti smise di suonare e né Bruce né Baker se ne accorsero. Questo e la scoperta della semplicità de The Band lo portarono a sciogliere il gruppo. Bisogna dire, però, che quando lasciavano fluire la musica, poche band potevano reggere il confronto.
 



The Dirty Mac
 

Membri: John Lennon, Keith Richards, Eric Clapton, Mitch Mitchell
 

L’11 dicembre 1968 i Rolling Stones stavano registrando lo speciale televisivo Rock And Roll Circus: per l’occasione avevano riunito i Jethro Tull, Taj Mahal, gli Who, ma la ciliegina sulla torta fu la partecipazione di John Lennon, che non aveva suonato negli ultimi due anni, e si apprestava a fare la sua prima apparizione dal vivo senza i Beatles. Per accompagnarlo gli misero a disposizione un gruppo incredibile che avrebbe fatto salivare qualsiasi amante rock, Eric Clapton alla chitarra, Mitch Mitchell della Jimi Hendrix Experience alla batteria, e Keith Richards al basso. Lennon decise di battezzare il gruppo come The Dirty Mac, era una battuta legata al gruppo di moda all’epoca nel Regno Unito, i Fleetwood Mac di Peter Green. La band suonò solo Yer Blues del doppio bianco dei Beatles e poi un'improvvisazione su Roadrunner, chiamato Whole Lotta Yoko, cui si unirono Ivry Gitlis, al violino e Yoko Ono, alle urla infernali.
 
Per l’incisione Clapton usò la sua Gibson ES 335, e Lennon l'Ephipone Casino che posteriormente utilizzò nel leggendario concerto sul tetto di Abbey Road con i Beatles. Quando prima della registrazione gli Stones gli chiesero quale amplificatore desiderasse, la sua risposta fu 100% Lennon: "uno che suoni".  

 

The Super Super Blues Band
 

Membri: Muddy Waters, Howlin' Wolf, Bo Diddley
 

Nella leggendaria casa discografica Chess, presero atto della nuova moda dei super-gruppi e decisero di approfittarsene. Nel 1968 riunirono tre dei loro artisti più famosi, Muddy Waters, Bo Diddley e Little Walter, e registrarono un disco intitolato (con poca immaginazione) Super Blues. L'accoglienza fu sufficientemente buona da riprovarci, sostituendo Walter per Howlin' Wolf, e registrare The Super Super Blues Band (alla Chess non si spremevano molto le meningi per trovare buoni titoli). A completare il tutto furono accompagnati da Otis Spann al piano, Hubert Sumlin alla chitarra, Buddy Guy al basso e Clifton James alla batteria. E se quell'allineamento non ti fa rizzare i capelli, vuol dire che non hai mai sentito il Blues in vita tua...
   

Crosby, Stills and Nash (e Young)
 

Membri: David Crosby, Stephen Stills, Graham Nash, Neil Young
 

Nel 1968 i Buffalo Springfield si sciolsero e David Crosby fu licenziato dai Byrds, Stephen Stills e Crosby avevano iniziato a suonare e cantare insieme molte delle canzoni di Stills. Nel luglio dello stesso anno si ritrovarono a casa di Joni Mitchell e c'era anche Graham Nash, piuttosto stanco della sua band, gli Hollies. Quando i due iniziarono a cantare You Don't Have to Cry, Nash chiese loro di ripeterla e aggiunse un straordinaria terza voce al pezzo. Tutti erano d'accordo sul fatto che lì ci fosse chimica: presto firmarono per Atlantic, l'etichetta di Ahmet Ertegün, un grande fan dei Buffalo Springfield. Dopo aver registrato un primo album, Stills, che era il responsabile della maggior parte degli strumenti, suggerì di aggiungere un nuovo membro: il suo principale candidato era Steve Winwood. Ma l'ex Traffic aveva appena intrapreso l’avventura dei Blind Faith con Eric Clapton in modo che, su richiesta di Ertegün, decisero di contrattare un altro ex Buffalo Springfield, il canadese Neil Young. Debuttarono insieme dal vivo a Woodstock e registrarono il fondamentale Déjà Vu. Le armonie dei primi e le ‘battaglie’ chitarristiche della Firebird di Stills e la Black Beauty di Young, così come quelle delle loro rispettive Gretsch, resero la band una delle più popolari del pianeta. Poi, come nella maggior parte dei casi, l'ego mise fine al gruppo e i quattro s’ imbarcarono nelle rispettive carriere solitarie (di successo). Da allora ci sono stati diversi incontri, specialmente dei primi tre membri, ma non hanno mai più raggiunto la stessa magia.
 

 

Blind Faith
 

Membri: Eric Clapton, Ginger Baker, Steve Winwood, Ric Grech
 

Eric Clapton era uscito ‘scottato’ dai Cream, le continue dispute tra Bruce e Baker, e vedere che ogni volta suonavano più per loro stessi che per il gruppo, lo fecero abbandonare. All'inizio del 1969 iniziò a suonare con il suo amico Steve Winwood dei Traffic, uno dei migliori vocalist britannici, presto si aggiunse anche Ginger Baker. Clapton non era molto contento, ma Winwood lo convinse dicendogli che non avrebbero trovato molti batteristi migliori. Alla fine completarono la formazione contrattando il bassista Ric Grech dei Family. Per il loro concerto di debutto suonarono in Hyde Park davanti a migliaia di persone. Clapton, che suonò con una Telecaster con il manico di una Stratocaster ma non fu contento del risultato, vide lo stesso tipo di adulazione insensata di quella degli ultimi tempi dei Cream. Dopo un album e un breve tour, in cui il chitarrista si divertiva di più a suonare con chi s’incaricava di aprire i loro concerti, i Blind Faith si sciolsero e Clapton fondò i Derek & The Dominos. Nonostante tutto, il disco risultante ha superato la prova del tempo ed è uno dei vertici della carriera di Clapton e Winwood.
 

Bad Company
 

Membri: Paul Rodgers, Simon Kirke, Mick Ralphs, Boz Burrell
 

I problemi di droga di Paul Kossoff portarono alla dissoluzione dei Free nel 1973, lo stesso anno Paul Rodgers e Simon Kirke fondarono i Bad Company con il chitarrista Mick Ralphs, che aveva appena lasciato i Mott The Hoople e il bassista Boz Burrell che veniva dai King Crimson. Pubblicarono il loro debutto nel 1974 raggiungendo il numero 1 nella classifica degli Stati Uniti e il terzo posto nel Regno Unito. La loro grande forza fu la voce di Rodgers e il brillanti riff di Ralphs con la sua Les Paul. L'anno successivo tornarono al successo con Straight Shooter, ma la loro popolarità e qualità iniziarono un declino da allora in poi fino ad arrivare al terribile Rough Diamonds del 1982. Paul Rodgers iniziò a prenderci gusto con questa storia dei super-gruppi e nel 1985 formò The Firm con Jimmy Page e più tardi si unì a Brian May e Roger Taylor of Queen.
 

The Highwaymen
 

Membri: Johnny Cash, Waylon Jennings, Willie Nelson, Kris Kristofferson
 

L'equivalente country del Million Dollar Quartet. Quattro dei più grandi nomi della storia del country decisero di unire i loro percorsi tra il 1985 e il 1995, registrando tre album come The Highwaymen, anche se il nome in quanto tale appare solo nell'ultimo. Il loro primo album insieme rimane il più rappresentativo, non solo perché contiene la canzone che ha dato loro nome, ma perché il resto dell'album mantiene un buon livello, con cose interessanti come Desperados Waiting For A Train di Guy Clark o Big River di Cash. Sia live che in studio Nelson e Jennings uniscono le loro chitarre distintive alle loro voci, il primo con la mitica Trigger e il secondo con la sua Telecaster.
 

Traveling Wilburys
 

Membri: George Harrison, Bob Dylan, Roy Orbison, Tom Petty, Jeff Lynne
 

La più grande super-band diventò tale per puro caso. George Harrison stava registrando Cloud Nine con il produttore Jeff Lynne e iniziò a flirtare con l'idea di formare un gruppo in cui avrebbero invitato i loro musicisti preferiti. Harrison scelse Bob Dylan e Lynne il suo idolo, Roy Orbison. Avevano una canzone chiamata Handle With Care e decisero di chiamarli per vedere cosa ne pensassero, né Dylan né Orbison stavano attraversando per i migliori momenti della loro carriera, quindi non esitarono. Il giorno in cui dovevano registrare, Harrison dimenticò la chitarra a casa di Tom Petty. Così decise di invitare anche lui. Fu così che si formò questo gruppo, che, su suggerimento di Harrison, fu ribattezzato Traveling Wilburys, con ciascuno dei cinque membri scegliendo un nome diverso, quello dei finti fratelli Wilbury. La compagnia discografica suggerì di registrare un album. I cinque si misero al lavoro e registrarono lo straordinario Traveling Wilburys Vol. 1 tra risate, imitazioni dei Monty Python e un'atmosfera di cameratismo improprio da cinque milionari. L'album segnò la rinascita commerciale e artistica di Dylan, Orbison e Petty. Peccato che Orbison non potesse quasi godersi questo meritato ritorno perché morì due mesi dopo la pubblicazione del disco. I quattro membri rimasti registrarono un secondo album, intitolato ironicamente Travelling Wilburys Vol. 3, dedicato alla memoria di Lefty Wilbury, autore di In Dreams.
 

 

Them Crooked Vultures
 

Membri: Dave Grohl, Josh Homme, John Paul Jones
 

Dave Grohl
è uno dei migliori batteristi della storia del rock. Ma dopo la fine dei Nirvana abbandonò le bacchette e iniziò con i Foo Fighters, che lo fecero cantante e chitarrista ritmico. Nel 2001 Grohl, stanco di essere il leader di una band, ricevette una chiamata da Josh Homme e decise di mettere la sua band in stand-by per diventare il batterista di Homme. Grohl ha sempre ammirato il suo lavoro sin dai tempi dei Kyuss e insieme registrarono lo splendido disco Songs For The Deaf. Dopo di che tornò dai Foo Fighters. Nel 2005 registrò con questi il ​​suo quinto album, In Your Honor, cui partecipò uno dei suoi idoli, John Paul Jones dei Led Zeppelin. Fu in quel momento che iniziò a pensare alla possibilità di formare un gruppo con due dei suoi musicisti preferiti. Alla fine dovette aspettare fino al 2009 per far quadrare le agende di tutti, ma quell'anno registrarono il loro album di debutto come Them Crooked Vultures, un disco di riff selvaggi e melodie memorabili che vede insieme i membri dei Nirvana, Led Zeppelin e Queens of the Stone Age nella stessa formazione.