Le 10 migliori collaborazioni di Duane Allman

Di Sergio Ariza

Ho sempre pensato che quando si parla dei migliori chitarristi, Hendrix resti fuori della conversazione, è il miglior chitarrista e il più importante che sia mai vissuto, una sorta di alieno venuto da un altro pianeta o un Dio mitologico, una spanna sopra il resto mortali. Ma se mi chiedi chi è il mio preferito del resto dei mortali, non ho dubbi, Duane Allman. Il più anziano dei fratelli Allman è il chitarrista che più volte è riuscito a farmi emozionare attraverso i suoi assoli nonostante una carriera, tragicamente, molto breve. Senza arrivare ai 25 anni d’età, ha avuto il tempo di lasciare un segno indelebile nella musica, non solo come membro fondatore della Allman Brothers Band, ma anche attraverso il suo lavoro come turnista, che è ciò su cui ci concentreremo qui. (Sì, tralascerò la sua incredibile collaborazione con Eric Clapton in Derek And The Dominos, poiché nei titoli di coda di Layla appare come membro a pieno titolo della band e non come turnista).  

Wilson Pickett - Hey Jude (Novembre 1968)
 

Nel novembre del 1968 Duane Allman aveva già fatto parte di due band diverse, gli Allman Joys e gli Hour Glass, con il fratello Gregg, ma dopo la separazione di questi ultimi, a causa del loro nullo successo commerciale, rimase senza gruppo. Così non ci pensò due volte quando Rick Hall, proprietario dei Fame Studios di Muscle Shoals, in Alabama, gli scrisse una lettera invitandolo a far parte dei turnisti del suo studio. Hall lo aveva scoperto quando gli Hour Glass registrarono alcune demo nelle loro sale nell'aprile di quell'anno. La sua prima sessione era, niente di più e niente di meno, che per Wilson Pickett. Non c'era nessun materiale programmato, in modo che Duane suggerì d’incidere Hey Jude dei Beatles, il singolo dei ragazzi di Liverpool, che era al numero 1 delle classifiche da settembre, Hall e Pickett pensarono fosse una cosa stupida, ma il cantante finalmente decise di fare un tentativo. Il risultato finale lasciò tutti senza parole, Pickett non riuscì a crederci e iniziò a chiamare Allman 'Skyman' che combinato con il suo vecchio soprannome 'Dog' gli avrebbe dato il suo soprannome definitivo, 'Skydog'. Hall non esitò a chiamare Jerry Wexler, boss dell’Atlantic Records, per fargli ascoltare la canzone. Rimase così impressionato che comprò il contratto di Allman per 15.000 dollari, un sacco di soldi per un turnista. Quando pubblicarono con successo il single, Eric Clapton, dall'Inghilterra, lo definì "il miglior single che abbia mai sentito". Una vera esplosione che fece che Hall abbassasse il coro della fine della canzone al minimo per dare più risalto alla chitarra di Allman. Una chitarra che non era ancora la sua mitica Les Paul ma una Stratocaster con un Fuzz Face collegato a un Fender Twin Reverb. Se dobbiamo trovare un difetto a questa canzone, è il taglio che fece Hall proprio nel momento in cui Duane è assolutamente ‘on fire’... Tanto è così, che Jimmy Johnson, uno dei musicisti presenti durante registrazione, lo definì l'inizio del "Southern Rock".
   

      

Clarence Carter – The Road To Love (dicembre 1968)
 

Un'altra registrazione assolutamente mitica, The Road To Love di Clarence Carter, registrata poco dopo Hey Jude, fu la prima registrazione di Duane con lo slide. Col passare del tempo sarebbe diventato il più importante chitarrista slide della storia, ma i suoi primi passi erano già eccezionali. Basta ascoltare il cantante esortarlo a "play that thing, now " prima del suo assolo e dire "I like what I'm a-listening to right now " poco dopo. Anche a noi, Clarence.
 

Aretha Franklin - The Weight (gennaio 1969)
 

Cosa può andare storto se unisci una delle migliori voci di tutti i tempi con uno dei migliori chitarristi di sempre? La risposta è semplice, niente. E per finire, il materiale scelto è una delle migliori canzoni che Robbie Robertson abbia mai scritto, The Weight. La versione segue lo schema usato un po' prima da King Curtis, con Duane alla chitarra. Lo slide apre il pezzo e punteggia perfettamente la voce soprannaturale di Aretha. Duane stava ancora usando la sua Stratocaster.
 

     

Boz Scaggs - Loan Me A Dime (maggio 1969)
 

Gloria pura, Duane fa emergere l'influenza di B.B. King in uno dei suoi assoli più espressivi e delicati, pura energia emotiva per un'opera d'arte che sale fino in cielo: è la versione di Loan Me A Dime di Fenton Robinson realizzata da Boz Scaggs, un ex Steve Miller Band, che regala un’interpretazione vocale sincera. Naturalmente, una volta che Duane si butta nell’assolo finale con l'incredibile supporto degli Swampers, non ci sono orecchie per ascoltare altro. Questa volta ha tutto il tempo del mondo e sa come trarne vantaggio. A coloro che pensano che Duane è buono solo con lo slide e una Les Paul, invitiamo ad ascoltare con attenzione questa canzone, una delle ultime registrate con la Strato, che è senza dubbio il migliore blues che ha suonato fuori dagli Allman Brothers, una band che realizzò la prima prova un mese prima di questa registrazione.
 

Lulu - Dirty Old Man (settembre 1969)
 

Lulu
è stata una popolare cantante pop britannica, a tal punto che quello stesso anno rappresentò il suo paese nell’Eurovision Song Contest. Jerry Wexler volle dare alla cantante una patina di credibilità portandola nei suoi Muscle Shoals per una registrazione, reclutando il suo chitarrista preferito. I risultati non possono essere paragonati a quelli ottenuti dal connazionale Dusty Springfield con Dusty In Memphis, ma ancora una volta Duane dà il meglio di sé in questa Dirty Old Man composta da Delaney Bramlett dei Delaney & Bonnie.
 

Johnny Jenkins - Down Along The Cove (novembre 1969)
 

Johnny Jenkins
fu il leader della band in cui iniziò a cantare Otis Redding e l'uomo che, involontariamente, finì per farlo registrare negli studi Stax. Alla fine degli anni '60 firmò per la nuova Capricorn Records, la casa discografica che si formò a partire dagli Allman Brothers. Quindi la partecipazione a questo disco fu qualcosa di familiare per Duane che suonò in diverse canzoni del suo debutto con la compagnia. Uno dei migliori esempi è questa versione di Down Along The Cove di Bob Dylan, in cui traspare il suo lavoro con lo slide, questa volta con la sua Les Paul e il suo compagno Berry Oakley al basso.
 

  

Delaney & Bonney - Living On The Open Road (aprile 1970)
 

Quando Duane registrò questa canzone a New York nella primavera del 1970, la sua Gibson Les Paul Standard del 59 Cherry Burst sapeva già parlare anche in aramaico. La scorrevolezza del suo fraseggio con lo slide era già quella di un maestro assoluto. Curiosità: Delaney aveva chiesto a Jerry Wexler di far suonare lo slide a Ry Cooder, ma Wexler suggerì di provare Duane con cui avrebbe finito per formare una bella amicizia. Qualcosa di normale se ascoltiamo il regalo che Duane lasciò in canzoni come questa.  

Laura Nyro - Beads Of Sweat (maggio 1970)
 

Tutte le canzoni in questa lista appaiono in uno dei due volumi delle compilation essenziali di An Anthology. Tutto tranne, incomprensibilmente, questo gioiello che unisce la voce vellutata di Laura Nyro con la chitarra di Duane Allman. Una congiunzione astrale, in cui Duane dimostra di essere più che preparato per la sua tappa con Clapton nei Dominos quella stessa estate.
   

Herbie Mann - Push Push (luglio 1971)
 

Il luglio del 1971 vide la comparsa del mitico At Fillmore East degli Allman Brothers, l'album che li avrebbe trasformati in star, ma Duane non dormiva sugli allori. Nello stesso mese partecipò con il flautista jazz Herbie Mann al suo album Push Push. Mann aveva registrato con Chet Baker, Count Basie, Clifford Brown o Sarah Vaughan ma dalla fine degli anni '60 flirtava con il fusion, il soul e il funk. Da parte sua, Duane dichiarò che le sue grandi influenze a quel tempo erano Miles Davis e John Coltrane, essendo Kind Of Blue il suo disco preferito. La canzone che dà il titolo al disco si basa su un groove funk e ha uno dei più spettacolari assoli della carriera di Duane. Il fraseggio da manuale con la sua Les Paul è immediatamente riconoscibile a partire dai 3 minuti e 18 secondi. Il cielo non ha limite. L'unico ‘ma’ di qeust’incredibile collaborazione, è l'orribile copertina dell'album con Herbie mettendo in mostra il suo "petto villoso".
 

Cowboy - Please Be With Me (settembre 1971)
 

Quando Galadrielle Allman, l'unica figlia di Duane, decise di pubblicare un libro su suo padre, non lo intitolò come una canzone degli Allman Brothers ma Please Be With Me: A Song For My Father, come una delle ultime canzoni che Duane aveva registrato poco prima del suo tragico incidente motociclistico del 29 ottobre 1971. Questa canzone fu pubblicata in 5'll Getcha Ten, il secondo album dei Cowboy, una band che aveva ottenuto un contratto discografico grazie alla loro amicizia con Allman e i cui due membri principali sarebbero finiti formando parte dei Great Southern, la band di Dickey Betts. È una bellissima ballata country-folk con bellissime armonie, ma ciò che lo rende un vero capolavoro è il dobro con slide che suona Duane, capace di strappare una lacrima anche a una pietra. Soprattutto se consideriamo che il mese in cui la incise sarebbe morto senza arrivare a compiere i 24 anni. “Fin dove sarebbe arrivato?”…resta una delle domande più tragiche della storia del rock…