Le 10 Domande Che Facciamo A Tutti

Enrico Di Donato (Italy)

Nei due anni di vita di Guitars Exchange abbiamo avuto il piacere, e il grande onore, di entrare in contatto con liutai da ogni parte del mondo. Ne abbiamo intervistati diversi, abbiamo imparato molto e dai migliori. L’appuntamento al quale cerchiamo di non mancare mai, fin dalla sua prima edizione, è il Holy Grail Guitar Show (HGGS) di Berlino che, nei due giorni di fiera, diventa la grande vetrina dove poter vedere e toccare con mano l’eccellenza e l’arte contemporanea della costruzione di strumenti. Nell’ultima edizione del HGGS abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Enrico Di Donato, padre della DiDonato Guitars, persona affabile, schietta e pragmatica con cui è stato facile entrare in sintonia dopo pochi istanti. Liutaio da ormai dieci anni, Enrico era presente alla fiera con la ‘Hasaki’ (termine giapponese per definire il “bordo della lama”), la sua nuova creazione. Tra tutte le chitarre –non poche- che abbiamo potuto ammirare, è stata quella che senza alcun dubbio ci ha colpito di più. La Hasaki di Di Donato concentra passato e futuro, legno e metallo in un’estetica e un disegno unici, dalle linee classiche, semplici e morbide dove persino lo scheletro d’alluminio della chitarra è capace di trasmettere quella sensazione di calore, non più esclusiva del legno. Decine di prove ed errori hanno portato alla nascita di uno strumento capace di brillare di luce propria: non importa se parliamo della parete di un collezionista o di un palcoscenico, fra le mani di un esperto chitarrista. Enrico, per l’iter che ha percorso nella sua carriera, è uno dei liutai che bisognerà ‘tenere d’occhio’, non solo per il valore delle sue creazioni ma anche e soprattutto per la sua indiscutibile capacità di sorprendere tutti i veri amanti delle sei corde.    

Le 10 domande che facciamo a tutti
 

SEI CORDE…


1. 
GUITARS EXCHANGE: Come sei finito (o hai iniziato) a fare il liutaio?

Enrico Di Donato: Un po’ come tutti, dalla passione per la musica e per la chitarra come strumento. Vengo dall’esperienza di mio fratello, che aveva deciso di fare liuteria classica e poi passò a fare cose più moderne. Ho cominciato a dargli una mano e da lì sono partito, nel 2007.  

2. 
GUITARS EXCHANGE: Che cosa ispira il disegno e la realizzazione di una nuova chitarra?

Enrico Di Donato: È un momento in cui hai una specie di visione, il momento in cui vuoi concretizzare un’idea. Succede con tanti processi creativi. Dall’idea alla chitarra costa tantissimo: tante prove. Dopo l’idea, c’è una ricerca, innanzi tutto per vedere se esiste già qualcosa del genere. E poi inizi a lavorarci su. Nel caso della Hasaki, per esempio, è stato un processo di prova ed errore.  

3. 
GUITARS EXCHANGE: Cerchi un determinato suono per qualche ragione precisa?

Enrico Di Donato: Il suono deve avere una base, deve essere aperto e organico. La cosa importante è come risponde la chitarra: deve suonar bene. Una volta ero ‘fenderista’, mi piacevano quei suoni. Con il tempo ho rivalutato tutta la sfera Gibson, soprattutto quella dei primi modelli. La questione di cercare ‘la propria voce’, credo sia una menata: il nostro cervello è programmato su quei suoni lì, quelli sono i suoni. Le mie chitarre, comunque, montano pickup fatti da me.  

4. 
GUITARS EXCHANGE: Scegli e spiega perché: soul, jazz, blues, rock, pop…o cosa?

Enrico Di Donato: Sono nato con il rock, soprattutto per amore della chitarra elettrica. Ci sono i classici, Led Zeppelin, Hendrix (anche se a lui arrivi dopo: all’inizio pensi “ma quanto casino fa!”, dopo capisci cosa sta facendo).  Poi sono passato per la ‘fase jazz’, ma più legata ad altri strumenti. Adesso ti direi Pop, anche se non ne ascolto molto. Parliamo di canzoni popolari, che raggiungono tante persone con dei ‘motivetti’. Dietro al pop ci sono geni. Mozart è pop!  

5. 
GUITARS EXCHANGE: Sei un artista a commissione o un eremita solitario?

Enrico Di Donato: Se non avessi due figli sarei un eremita solitario, facendo solo ciò che mi piace… Comunque è tutto un compromesso: la gente nel fondo no sa che cosa vuole.  

6. 
GUITARS EXCHANGE: Qual è l’ultimo disco che hai comprato e qual è l’ultimo che hai ascoltato?

Enrico Di Donato: Interstellar Space di John Coltrane è l’ultimo che ho comprato. L’ultimo che ho ascoltato, dopo tanto tempo, è Blood Sugar Sex Magik dei Red Hot Chili Peppers.  

…UN CORPO…
 

7. 
GUITARS EXCHANGE: Elettrico o acustico?

Enrico Di Donato: Entrambi… La chitarra è elettrica, ma non puoi prescindere dai concetti acustici. La chitarra elettrica non è un pezzo di legno dove i pickup fanno il suono. Ci sono chitarre che suonano male anche se monti i migliori pickup sul mercato. Poi magari gli cambi il manico ed è un’atra cosa.  

…UN MANICO…
 

8. 
GUITARS EXCHANGE: Qual è il segreto dei legni che usi?

Enrico Di Donato: Ho iniziato in modo tradizionale, con mogano, acero, palissandro. Adesso sto facendo parecchie prove con legni locali: il noce, per esempio, mi sta dando belle soddisfazioni. La reperibilità di certi legni sta diminuendo. E poi ci sono i costi, a volte anche ingiustificati. Ci sono tanti legni che suonano bene.  

…E DUE MANI.
 

9. 
GUITARS EXCHANGE: Perché una chitarra fatta da un liutaio costituisce un’alternativa rispetto a quelle dei grandi fabbricanti?
Enrico Di Donato: Chi lo dice? Dipende. La differenza è che un liutaio non fa soldi…non diventa ricco, anche se c’è qualche furbo e qualche eccezione. In generale chi fa il liutaio lo fa per passione. Anche se fai una copia di una chitarra già vista, se è fatta a mano, comunque, percepisci la differenza dello strumento fatto dal liutaio. Il discorso della liuteria apre un panorama infinito: non siamo in catena di montaggio. Ognuno mette se stesso e parte della sua personalità nello strumento che realizza…e non è semplice.  

10.
GUITARS EXCHANGE: Chi suona le tue chitarre? Chi ti piacerebbe che le suonasse?

Enrico Di Donato: Le mie chitarre le suonano diversi musicisti e collezionisti. Per esempio il londinese Tony Remy, che ha suonato con gente di primissimo livello. Tra i chitarristi vivi che vorrei suonassero le mie chitarre, anche se sono più ‘affezionato’ a Jimmy Page, ti direi Jeff Beck: a lui regalerei una chitarra!      


Chitarre Di Donato disponibili su Guitars Exchange
Pagina web 
ufficiale: www.didonatoguitars.it

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