La grande storia d'amore degli U2 con gli Stati Uniti

Di Paul Rigg

The Joshua Tree (9 marzo 1987; Island Records) è stato il quinto album in studio degli U2 e ha attinto fortemente al mito americano, dopo il lungo tour della band. Il cantante Bono si era, a quanto si dice, immerso nella letteratura americana "outsider", come quella di Norman Mailer, Raymond Carver e Flannery O'Connor, mentre il chitarrista The Edge si era ispirato ad artisti che aveva scoperto di recente, come Howlin' WolfRobert Johnson e Hank Williams, per produrre un suono più minimalista che divenne il suo segno distintivo. I testi affrontavano temi spirituali, romantici e politici, mentre la musica ampliava la tavolozza della band con ritmi e trame stratificate. Il risultato aiutò gli U2 a superare il loro precedente album The Unforgettable Fire - contenente il loro più grande singolo fino a quel momento Pride (In the Name of Love) - e a vendere oltre 25 milioni di copie. Inoltre generò i singoli With or Without You, I Still Haven't Found What I'm Looking For, and Where the Streets Have No Name, i primi due dei quali divennero numero 1 negli Stati Uniti, e consolidarono il loro status di band globale. 

  

Anche gli ingredienti gettati nel pentolone di questo album segnarono un cambiamento. Il produttore di lunga data Steve Lillywhite fu in gran parte sostituito da Brian Eno e Daniel Lanois, e i nuovi metodi innovativi dei produttori, per esempio lavorando alternativamente con la band (per esempio una settimana di lavoro; una settimana di riposo), mentre Eno cercò di fingere che una demo fosse stata accidentalmente cancellata, in modo da superare un blocco creativo, aggiungendo pepe al tutto. La partecipazione della band ai concerti di Amnesty International ‘Conspiracy of Hope’ e la morte del roadie e amico Greg Carroll in un incidente motociclistico influenzarono anche le canzoni, e quest'ultima tragedia finì per ispirare la canzone One Tree Hill. La fotografia di Anton Corbijn, che ritrae la band nel deserto americano, ha simbolicamente completato l'idea di un mondo alternativo e di un cambio di direzione.
   

Mentre The Edge scriveva il pezzo rock Where the Streets Have No Name, il batterista Larry Mullen Jr. e il bassista Adam Clayton trovavano difficile far funzionare senza problemi i cambiamenti ritmici e questo portò alla realizzazione di infinite versioni. Eno stesso stima che circa il 40% del tempo trascorso su The Joshua Tree sia stato speso solo per questa canzone.
  

   

L'eclettica influenza musicale de The Joshua Tree è straordinaria. Il popolarissimo I Still Haven't Found What I'm Looking For è caratterizzato da un ritmo di batteria simile a quello di un treno, mentre il frenetico punk e l'immaginario biblico di Bullet the Blue Sky mettono in mostra Bono che canta in falsetto. With or Without You, con The Edge che suona note sostenute su un prototipo di Infinite Guitar, è stato descritto come un 'bolero rock & roll' mentre Running to Stand Still, sulla tossicodipendenza, è un pezzo blues.
   

Sul lato B, Red Hill Mining Town è una canzone di matrice politica che parla di comunità che improvvisamente perdono la loro industria mineraria, mentre Trip Through Your Wires, tra le altre cose, contiene l'armonica. L'album si chiude con un altro brano politico, Mothers of the Disappear, ispirato alle attiviste "scomparse" dell'Argentina. L'argomento è incessantemente tetro, ma il messaggio finale è quello della compassione e della pace.
   

The Joshua Tree
è stata una svolta per gli U2 e ha rappresentato un picco a cui il gruppo avrebbe comprensibilmente faticato a tornare. Come concluse il manager Paul McGuinness, l'album è nato dalla "grande storia d'amore della band con gli Stati Uniti". La band irlandese aveva lavorato molto duramente per molti anni in tour in quel vasto e variegato continente e questo, infine, fu il momento in cui tutto quello sforzo diede i suoi frutti.
 

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