Il Guitar Hero enigmatico
Di Paul Rigg
Fisicamente, una delle prime cose che noti di questo chitarrista
sono i suoi baffoni, che sembra aver lasciato crescere da un'eternità.
I suoi distintivi baffi da tricheco, i lunghi capelli hippy
e il fatto che fosse parte fondamentale di una band chiamata Doobie Brothers (dove ’doobie’, in
gergo, vuol dire ‘canna’), tra le altre cose, la dice lunga sul personaggio.
Dal punto di vista sonoro, la sua abilità alle sei corde l’ha portato a
suonare insieme a molti dei grandi della storia del rock ‘n’ roll, tra cui Jimi Hendrix, Eric Clapton,
Bryan Adams, Joni Mitchell, Dolly
Parton, Carly Simon, Ringo Starr, and Gene Simmons.
Per finire, abbiamo qui anche un tipo che è un esperto
internazionale di missili e che per questo ha presieduto il Consiglio
consultivo del Congresso sulla difesa missilistica.
Questi brevi tratti delineano un enigma alquanto insolito. Quindi,
nel fondo, di chi stiamo parlando?
L'americano Jeffrey
Allen "Skunk" Baxter (13 dicembre 1948) - non ha mai rivelato il
motivo del suo soprannome - è un pianista di formazione classica e un batterista,
ma è meglio conosciuto come chitarrista.
A 10 anni, a suo padre fu offerto un lavoro in un'azienda
pubblicitaria in America Latina, quindi Baxter visse in Messico per sei anni,
dove imparò a parlare lo spagnolo. Fu in questo periodo che acquistò la sua
prima chitarra elettrica per 16 dollari, iniziò a imparare a suonare e si unì
alla sua prima band all'età di 11 anni.
Baxter aveva 16 anni quando la sua famiglia tornò negli
Stati Uniti, e presto si diresse verso Jimmy's Music Shop sulla 48a Strada
della Grande Mela per comprarsi una Fender Jazzmaster. Impressionò a tal punto
la gente del negozio che gli offrirono un lavoro lì sul posto: "Per un dollaro e un quarto all'ora, scaricavo
i Fender Twin Reverb nel cuore della notte, portandoli su per due rampe di
scale e amando ogni minuto di quel lavoro. Poi, ho iniziato a lavorare con le
chitarre”. Poco dopo si trasferì da un liutaio nelle vicinanze. "È in quel periodo che iniziai a suonare
davvero la chitarra," dice."Ho
imparato molto sull'elettronica e su come costruire e personalizzare lo
strumento; ne ho anche fatta qualcuna."
A quel tempo Baxter aveva già del talento, perché le
opportunità gli davano la possibilità di aprirsi. Per esempio, ricorda che la
prima volta che fu invitato a suonare come turnista fu perché stava portando un
amplificatore in uno studio di registrazione, e mentre un altro chitarrista stava
accordando lo strumento gli chiesero di suonare. "Quel tipo non mi pagò, ma mi comprò una birra", dice, "Fu bello; ero in uno studio."
Più tardi, mentre lavorava in un altro negozio di musica,
Baxter incontrò Jimi Hendrix, che all'epoca non era ancora famoso. Di
conseguenza, per alcuni mesi nel 1966, Baxter suonò il basso, insieme a Randy California, nei Jimmy James and the Blue Flames di
Hendrix.
Tuttavia, il musicista baffone assaporò per la prima volta
il successo quando si unì agli Ultimate
Spinach nel 1968, appena in tempo per suonare nel loro ultimo album, III. Di nuovo, era nel posto giusto al
momento giusto per approfittare dell'opportunità: "Un tizio in una lunga veste entrò e mi chiese se conoscevo qualche
chitarrista. Dissi ‘sicuro’, saltai
su e diventai un membro di Ultimate Spinach [...] Ragazzi, come eravamo
psichedelici!"
Quando gli Ultimate Spinach si sciolsero, cambiò pagina e si
diresse verso Los Angeles, suonando come turnista e imparando a suonare il
pedal steel con un Fender 400.
Negli anni successivi, Baxter si fece reputazione e nel
1972, aiutò a fondare gli Steely Dan
al fianco di Walter Becker e Donald Fagen. Il loro primo album Can’t Buy a Thrill (1972) – che
conteneva il successo Do It Again - fu
molto apprezzato e gli assoli eccezionali di Baxter su canzoni come Only A Fool Would Say That, e Midnight Cruiser aumentarono la sua fama.
L'anno seguente la band pubblicò Countdown
To Ecstasy, in quel periodo Baxter stava suonando una Stratocaster fatta a
mano crescendo sempre di più in autostima. Ad esempio, per My Old School, disse ai co-fondatori del gruppo "Ehi, ho qualcosa per questo pezzo, non mi
interessa quello che dite, suonerò questo e credo che vi piacerà."
Il classico Pretzel
Logic - contenente il singolo Rikki
Don’t Lose That Number, il maggior successo della band - fu pubblicato nel
1974, ma Baxter si rese conto che le cose stavano cambiando. "Sentivo che la direzione che stavano
prendendo gli Steely Dan era molto più verso lo studio e non orientata al live",
dice.
Così Baxter si unì ai Doobie Bros "per il loro incredibile talento verace" e perché già aveva suonato
il pedal steel nel loro album The Captain
And Me oltre ad averli accompagnati nel loro tour del 1974. Tuttavia, il
suo primo album come membro a pieno titolo fu Stampede (1975), sul quale, tra molti altri contributi acustici e con
il pedal steel, partorì un assolo memorabile per il singolo di successo Take Me In Your Arms (Rock Me).
Baxter diede una nuova direzione ai Doobie Brothers quando suggerì
di prendere il suo vecchio compagno di band Michael McDonald come tastierista e cantante. Il suono che ne
risultò, più influenzato dal jazz, portò a ulteriori apprezzamenti da parte della
critica, con pezzi come Takin' It to the
Streets (1976), Livin' on the Fault
Line (1977) e il Minute by Minute
dell'anno successivo, che arrivò al numero 1 della classifica Billboard degli
Stati Uniti.
Nonostante fosse giunto il momento del successo per la band,
Baxter decise di andare avanti da solo. "Siamo stati insieme per così tanti anni, molti dei membri si sono
allontanati dalle proprie direzioni musicali. Voglio iniziare a produrre dischi
e non posso fare entrambe le cose", disse.
In un'altra intervista sulla divisione dei Doobie, si dice
che gli assoli di Baxter erano come "composizioni in miniatura inserite
nelle canzoni, cambiando l'intero stato d'animo", a cui lui risponde:
"Sì, lo erano, e un sacco di volte
mi hanno messo nei guai. Penso che alla fine sia il motivo per cui ho dovuto
lasciare i Doobie Brothers. [...] A volte gli assoli come quelli che hai
descritto possono metterti nei guai, ma altre volte, oh ragazzo!"
All'inizio del 1979, Baxter lasciò i Doobie Brothers. Quando
gli fu chiesto di confrontare l'effetto che le sue ultime due band avessero
avuto sulle persone, disse: "Penso
che gli Steely Dan siano andati dritti al cervello mentre i Doobie Bros andavano
dritti al cuore".
Nello stesso anno incise il suo famoso assolo su Hot Stuff di Donna Summer, che dice "[Ho
suonato] con una chitarra Burns Bison da 20$!" Aggiunge: "Quando l'ho fatto ero in fiamme, appena arrivato
dalla strada. Ho fatto quattro assoli di chitarra, otto parti ritmiche e due
parti al sintetizzatore in quattro ore. Non avevo sentito nulla prima che lo
facessimo. Ho amato ogni minuto di quel pezzo."
Da allora Baxter fu richiestissimo come turnista per grandi
cose. Nel 1982, ad esempio, suonò nell'album degli Spirit Spirit of '84; nel 1986 andò in tour per il Nord America con James Brown e nel 1990 incise e andò in
tournee con John Entwistle degli Who.
Baxter ha avuto centinaia di chitarre ma, a parte la sua
Fender Jazzmaster elettrica, ha parlato del suo amore per la sua “Roland GR 505, realizzata in plexiglass; con
pickup Skunk-o-sonic!". Ha anche detto che ama le chitarre Midi.
"Ho iniziato a lavorare con Roland
sui sintetizzatori per chitarra nel 1974 e non mi sono ancora fermato. Per provare
una vera emozione dovresti provare un sistema MIDI su un Pedal-Steel."
In un’altra intervista aggiunse: "Possiedo
un paio di chitarre D'Angelico [una New Yorker e una Mel Bay] - sono le Stradivarius
delle chitarre - John D'Angelico è
stato un incredibile artigiano negli anni '40 e '50 e ho lavorato con la
compagnia per 43 anni; sono come una famiglia per me."
Per quanto riguarda gli amplificatori, Baxter afferma:
"Sono fedele alla JBL. Ho usato
altoparlanti JBL per circa 55 anni; tutto ciò che producono è incredibile e i
loro nuovi 708 sono diffusori pazzeschi - funzionano benissimo per me, è come
volevo suonare".
Per la maggior parte delle persone questo curriculum sarebbe
già incredibile di per sé. Ma Baxter è diventato anche un esperto
internazionale di primissimo piano su sistemi missilistici, il che rende la sua
storia unica ed enigmatica.
Negli anni '70 Baxter si interessò alle società che
progettavano strumenti musicali e tecnologie digitali per la registrazione
musicale. Come un "geek informatico", come si definisce, vide
l'opportunità di portare parte di quella tecnologia nel mondo commerciale.
Stava leggendo Aviation Week
and Jane’s Defense e, incredibilmente, dice che "molte delle
informazioni che ne ricavavo erano quelle che stavo applicando nel business
degli strumenti musicali".
Questo peculiare solista ha fatto degli ingegnosi salti
d'immaginazione. Un giorno, nel 1994, iniziò a riflettere sulla capacità
recentemente sviluppata di tracciare lo space shuttle con un certo tipo di
radar, che era lo stesso tipo di radar su cui si basa il sistema AEGIS della
Marina Militare degli Stati Uniti. "Chiesi
a un amico di fare un po' di calcoli per testare la mia idea se lo stesso radar
potesse tracciare una testata missilistica e poi scrissi un documento su questa
cosa. Questo documento finì nelle mani del vice presidente della Commissione dei
servizi armati della Camera, che chiese "Questo ragazzo è di Raytheon o
Boeing?" – e la risposta fu: "No, è il chitarrista dei Doobie
Brothers".
"Mi sono reso
conto di avere una comprensione intrinseca del radar, perché il radar è musica
con steroidi [...]”, dice. "Ho
usato il concetto d’improvvisazione jazz e l'ho applicato all'analisi
dell'intelligence".
Cari lettori...siete pronti per un doobie?
Ora possiamo spiegare come e perchè, per Baxter, tutto ciò
si armonizzi. "Amo il mio paese. Ho
viaggiato in tutto il mondo e ho visto quali sono le alternative, molte delle
quali non sono molto belle. [Voglio] preservare questo paese e ciò che
rappresenta [...] Essendo stato un musicista negli Stati Uniti, ho la libertà
di creare e suonare la musica che voglio. [Ho] pensato, 'E' ora di fare un
passo avanti'. I talebani non hanno paura dei proiettili. Sono spaventati a
morte da qualcos’altro, come la libertà di pensiero e di espressione."
Oggi, Baxter è molto richiesto per tenere discorsi in tutto
il mondo sull'innovazione. Dice che è necessario avere una mente aperta,
cercare il non-tradizionale e "improvvisare, adattare e perseverare".
"La mia vita è
andata oltre i miei sogni più selvaggi", dice. "Sono stato una rock star negli anni '60, '70
e '80 – e la vita non è migliorata. Ho avuto [il successo che ho avuto] perché
sono nato negli Stati Uniti e quando finalmente lascerò questa spirale mortale
[...] spero di lasciarla un po' meglio di quando sono arrivato."
Chi potrebbe dubitarne?