Dolce arresa
Di Paul Rigg
Quando la storia di un disco è quasi un racconto…
Nel 1977 Mark Knopfler era così al verde,
dopo il suo recente divorzio, che dovette alloggiarsi nell'appartamento di suo
fratello David, dove si trovava John Illsley. Dato che Mark era un
chitarrista solista, David suonava la ritmica e John il basso, fu naturale, una
volta trovato il batterista Pick Withers,
formare una band. E quale miglior nome che Dire
Straits per una band senza un soldo?
Nel giro di un anno pubblicarono il loro album omonimo, che
occupò il primo posto delle classifiche in Francia, Germania e Australia e il
secondo nelle classifiche di Billboard degli Stati Uniti. D'altra parte, il
singolo Sultans of Swing,
incredibilmente accattivante e che parla di una band che non ha fortuna, entrò
tra i primi 10 nel Regno Unito e nei primi cinque degli Stati Uniti. Per
parafrasare il loro singolo di successo, "la gente stava bene quando sentiva suonare la musica".
Anche loro si sentirono bene per molti anni visto che i Dire
Straits diventarono una delle più grandi band del mondo e Mark Knopfler fu
ampiamente riconosciuto come uno dei più grandi guitar heroes di tutti i tempi. Il 7 ottobre 2018 segna il
quarantesimo anniversario dell'album d'esordio dei Dire Straits e non sembra
esserci momento migliore per ascoltare di nuovo quelle nove meravigliose
canzoni e ricordare l’impatto che ebbero.
A quel tempo, una recensione su Rolling Stone faceva notare
che il mix di country, rock, jazz e folk "non aveva nulla a che fare con
ciò che stesse accadendo nel settore" - ma che ai musicisti dei Dire
Straits "non poteva fregarne di meno". I Dire Straits erano là a modo
loro. Sapevano di avere qualcosa di speciale e l’avrebbero seguito fino in
fondo.
L'album prende il via con Down to the Waterline, che fu registrato insieme ad altri brani nei
Basing Street Studios di Londra, nei primi mesi del 1978. Quasi sfacciato nel
suo attacco potente, il brano presenta un eccezionale stile chitarristico e dei
testi forti. Fu, giustamente, uno dei pezzi preferiti ai loro concerti. È
seguito da Water of Love, con la
slide di Knopfler sulla sua chitarra National Style O 14 del 1938, accompagnata
da un creativo ritmo di batteria. Vale la pena di affermare, a questo punto,
che mentre Mark Knopfler ha giustamente guadagnato molta fama per i suoi testi,
le composizioni, la chitarra e la produzione, è stato sempre magnificamente supportato
dalla sezione ritmica serrata degli altri musicisti di grande talento sopra
menzionati.
Il blues e jazz boogie Setting
Me Up è stato evidenziato come un altro brano "fuori dal tempo";
è molto raro per una band nata "dal nulla" - in termini di album di
debutto -registrare qualcosa di così originale. Knopfler, a quanto si dice,
suonò la sua Telecaster Thinline nera per ottenere il suono che cercava per
questo pezzo. Six Blade Knife e Southbound Again, completano un eccezionale
‘Side One’ dell'album, (sì, parliamo del vinile, di quando i dinosauri vagavano
ancora per la terra).
L’eterna Sultans of
Swing è seguita da In the Gallery,
che un critico descrisse come "un
petulante attacco all'avanguardia - ovvero, un vero sbadiglio". Per
bilanciare questa visione, chi scrive questa recenzione preferisce richiamare
l'attenzione sui suoi testi irresistibili che parlano delle vicissitudini di
molti artisti; in questo caso di quelle di uno scultore. Il fatto che Knopfler
difenda gli artisti in difficoltà in molte delle sue canzoni non può essere separato
dalla sua situazione di quel momento e le sue osservazioni ironiche su questi
personaggi aggiungono un fascino incommensurabile all'album.
Wild West End ha
una bella melodia e vede nuovamente Knopfler vagare in modo attento, sardonico
e romantico per Londra. Qui, il nostro guitar hero sfoggia una delle sue sei
corde preferite; la sua Fender Stratocaster rossa del 1961.
L’eccellente composizione, la varietà e la splendida
strumentazione usata fanno del debutto dei Dire Straits un tesoro che aspetta
di essere riscoperto ogni giorno. Fu un album straordinario nel suo momento:
non sorprende che abbia superato così bene la prova del tempo.