Una nuova prospettiva
Di Paul Rigg
Così Wilko Johnson
è tornato con Blow Your Mind (15
giugno 2018, Chess / UMC) che contiene 12 nuove canzoni, in un disco che non
avrebbe mai pensato di vedere nascere.
La leggenda della chitarra, ed ex-Dr. Feelgood, Wilko Johnson, è tornato nel 2012 dopo essergli stato
diagnosticato un cancro al pancreas "terminale" durante la
registrazione di Going Back Home con Roger Daltrey, che si è rivelato essere
il più grande successo della sua carriera. "Amico, non c'è niente come sentirsi dire che stai morendo per farti
sentire vivo", disse in quel momento, e puoi quell’emozione gioiosa e
leggermente spericolata si può sentire nel suo ultimo album.
Per Blow Your Mind
è tornato ai Rockfield Studios in Galles con lo stesso produttore, Dave Eringa, e due ex-Blockheads, il bassista Norman Watt Roy e il batterista Dylan Howe, che in precedenza hanno
collaborato anche con David Gilmour, Paul McCartney e Nick Cave.
Il duo ritmico continua a fornire una solida base per l'eccezionale stile di
Johnson e la sua famosa Fender Signature Telecaster rossa e nera.
Tutti questi elementi si fondono magnificamente in una delle
canzoni presenti nell'album, Marijuana.
Johnson ha scelto un sound sporco di chitarra blues in questo primo singolo,
accompagnato da molta armonica, interpretata superbamente da Steve Weston. Questo fa scattare
l'oscurità, ma allo stesso tempo contiene testi allegri. Oscuro, perché Johnson
sembra riferirsi direttamente alla sua prognosi di cancro terminale: "Da qualche parte, nel buio, nella notte, c'è
un orologio che segna il mio tempo, mi siedo qui pensando a questo, pensando a
quello, pensando solo a un'ultima cosa che è la mia fine e dico solo addio,
saluto e vado in quest’oscurità fuori dalla mia porta". D'altra parte,
è allegro e pieno di umorismo, perché Johnson offre una sorta di redenzione nel
coro del ritornello: "marijuana",
ringhia, "calma semplicemente la mia
mente turbata".
Nella canzone d'apertura, Beauty, troviamo un Johnson riflessivo, pensando a una relazione
romantica a lungo termine. La musica è puro rock and roll e serve a ricordare
agli ascoltatori le radici di Johnson e anche le sue intenzioni con questo
disco.
La canzone principale, Blow
Your Mind, è splendidamente costruita intorno alla sezione ritmica di Watt
Roy e Howe, una base solida per la magia delle sei corde di Johnson. Anche Tell Me One More Thing e That's Way I Love You sono pezzi
eccezionali, la prima riferita apertamente al cielo, mentre la seconda tratta
di una vecchia fiamma. Se t’interessa qualche classico della chitarra di Johnson,
guarda il video live nella gallery qui sotto.
Low Down è un
altro bellissimo pezzo lento di blues con testi profondi che suonano così:
"Le verità [...] svaniscono come i
volti degli uomini [...] affogati, il tempo scorre, portandoci tutti verso la
nostra morte, veloce o lento come un vecchio fiume"; mentre i seguenti
brani, Take It Easy, I Love the Way You Do e Lament tornano su un suono più rock,
sempre con alcuni riff eccezionali.
L'eccitante Say
Goodbye sembra tornare al tema della mortalità mentre Johnson canta: "Fiume fortunato, rotolante... Ora è il
momento di dire addio". Ma Johnson non finirà il suo ultimo album con
quella nota triste perché lo chiude con Slamming,
una canzone strumentale allegra tutta da ballare.
Sembra che Johnson abbia trovato una nuova prospettiva della
vita e, anche se in modo miserabile come quello di Wilko, sembra che si stia
divertendo davvero.