Il re della chitarra surf
Di Sergio Ariza
Se qualcuno viene chiamato, meritatamente, il re della
musica surf e il padre dell'heavy metal è che si tratta di qualcuno di molto
importante se parliamo di chitarre. Dick
Dale trovò il suo iconico sound, creando la musica surf lungo la strada,
facendo suonare la sua chitarra come due delle sue passioni, la batteria di Gene Kruppa e il ruggito delle onde
quando montava sulla sua tavola. Ma il suo marchio di fabbrica va oltre l’influenza
della sua musica perché nella sua ricerca di quel sound, alleandosi con Leo Fender, ottenne un amplificatore
capace di resistere alla tremenda potenza del suo tocco e, grazie a questo
fatto, apparvero i primi amplificatori di 100 watt, coronandolo allo stesso
tempo come il padre del rock più duro.
Dale è nato a Boston, Massachusetts, come Richard Anthony Mansour, il 4 maggio
1937. Figlio di padre libanese e madre polacca, iniziò ad amare la musica
grazie a Hank Williams, senza
dimenticare mai le sue radici arabe. Iniziò a suonare il piano all’età di 9
anni, ma imparò presto e da autodidatta l'ukulele per suonare le canzoni del
suo eroe. Sviluppò un apprezzamento per la musica familiare, grazie a suo zio
che gli insegnò a suonare il tarabaki, strumento a percussione, e il liuto, uno
strumento a corde che viene suonato colpendo le corde più volte per nota.
Entrambi strumenti sarebbero stati molto importanti nella creazione del proprio
stile. Dopo un po' passò alla chitarra e a 17 anni entrò in una Big Band dove a
malapena riusciva a farsi sentire. Nello stesso periodo, siamo nel 1954, suo
padre ricevette un'offerta di lavoro in California e tutta la famiglia si
trasferì lì.
Il giovane avrebbe trovato il paradiso sulla Terra nella
soleggiata California e avrebbe scoperto le due cose che sarebbero diventate come
una religione per lui, il surf e il rock & roll. In quello sport trovò
un'enorme ispirazione e trascorse la sua intera carriera cercando di portare
quell'eccitazione al suo modo di suonare, mentre nel rock trovò il modo
perfetto per esprimerla. I suoi primi modelli furono i chitarristi Duane Eddy e Link Wray, ma quando firmò un
contratto con la società Deltone, la sua prima registrazione, Ooh-Whee-Marie del 1958, fu puro
rockabilly dell'epoca, con Dale alla voce e alla chitarra. Stop teasin', pubblicata l'anno seguente, ha un assolo abbastanza
interessante, nonostante non avesse ancora trovato il sound che l’avrebbe reso famoso.
Anche così, Dale iniziò ad avere un suo pubblico in California, vicino a
Newport Beach, dove c'erano principalmente altri surfisti. La sua fama gli valse
il soprannome di "re della chitarra surf", e tra i tanti curiosi
della zona che andarono a vederlo suonare troviamo una delle persone più
importanti nella leggenda della chitarra elettrica, Leo Fender.
L'uomo che diede il suo nome ad alcune delle chitarre più
iconiche della storia rimase colpito dall'energia di quel giovane e decise di contrattarlo
come suo tester ufficiale. Dale gli disse che faceva surf e suonava la chitarra
e che non aveva abbastanza soldi per comprare una chitarra decente. Fender gli
diede una Stratocaster e Dale cominciò a suonare come aveva sempre fatto. Leo
iniziò a ridere quando vide quel ragazzo mancino suonare meravigliosamente la
sua chitarra sottosopra, con la corda più bassa sotto. Uno dei suoi primi regali
fu una Stratocaster creata appositamente per mancini, la chitarra con cui registrò
tutte le sue canzoni da quel momento in poi, che, come ogni chitarra unica avrebbe
avuto anche un nome, "The Beast". Il soprannome le fu dato dopo aver
distrutto uno a uno tutti gli amplificatori che Fender gli mandasse. La forza e
il volume con cui suonava Dale erano troppo per quei piccoli amplificatori di
10 o 15 watt che finivano in fiamme dopo gli assalti di 'The Beast', una
chitarra che, pur essendo mancina, aveva le corde al contrario, il sesta in
basso e la prima in alto, il modo in cui Dale aveva imparato a toccarla.
Una sera Leo Fender e il suo braccio destro, Freddy Tavares, andarono a una delle
esibizioni di Dale, con centinaia di persone che urlavano come pazzi al suono
della sua chitarra. A un certo punto Fender disse a Tavares: "Ora capisco cosa Dale sta cercando di dirci".
Si misero al lavoro e crearono il primo trasformatore di 85 watt capace di
arrivare fino a 100. Quando Dale lo provò ne fu felice: era come passare dal
guidare un piccolo Maggiolino a una Ferrari, questi erano i suoni che Dale
aveva ascoltato. Ora avevano bisogno di un amplificatore che potesse supportare
quel tipo di volume. Fu così che Leo, Freddy e Dick si misero in contatto con
la compagnia di James B. Lansing per
farsi fare un altoparlante da 15 pollici costruito secondo le sue specifiche, noto
come il JBL -D130 15'', che sarebbe stato parte del mitico amplificatore Fender
Showman, il primo che riuscì a andare oltre i confini dell'epoca. Ora Dale
poteva finalmente imitare il ruggito delle onde.
Con la sua Strato collegata allo Showman, le corde spesse
come cavi e la sua incredibile velocità, Dale diventò il leader del nuovo culto
del surf e il 1 luglio 1961 iniziò la sua residenza alla Rendezvous Ballroom di
Balboa, con una capacità di 3.000 persone, da dove si diffuse il fenomeno della
musica surf in tutta la California. Il sound che ottenne era enorme, gigantesco
e senza paragoni. È lì che debuttò con Let's
Go Trippin', un meraviglioso pezzo strumentale in cui diede libero sfogo
alla sua abilità chitarristica, che divenne la prima canzone surf a entrare nelle
classifiche. Fu un enorme successo a livello regionale, raggiungendo il 4º
posto, cosa che l’avrebbe portata nella classifica nazionale, dove avrebbe
raggiunto quota 60.
Centinaia di seguaci avrebbero iniziato a imitare il suo
stile e il surf sarebbe diventato il sound ufficiale della California durante i
primi anni ‘60. Presto sarebbe arrivato il suo primo album, Surfer's Choice, registrato
principalmente dal vivo nella Rendezvous Ballroom con alcune
"sovraincisioni" in studio. Dick Dale e la sua band, i Del-Tones, erano, è il caso di dire,
sulla cresta dell'onda. Una notte, carico di adrenalina dopo una giornata di
surf, Dale decise di insegnare ai suoi musicisti un'antica melodia greca,
vicina alle sue radici libanesi, era Misirlou
e la sua interpretazione scatenò un subbuglio in sala. È uno dei riff più
potenti nella storia della musica ed è il miglior esempio dello stile di Dale:
"The Beast" scatena una tempesta forte e cruda cui è impossibile
resistere. Dale riesce a suonare la chitarra come fosse Gene Kruppa con la sua
batteria in un'onda gigantesca.
L’album successivo fu King
Of The Surf Guitar, dove emerge la title track, cantata dai Blossoms di Darlene Love, che fa sembrare il suono a metà strada tra il surf di
Dale e i gruppi di ragazze di Phil
Spector. I testi chiariscono cosa stesse succedendo: "Ascolta il re della chitarra da surf (...)
Da Balboa ad Anaheim, da San Bernardino a Riverside, tutti i ragazzi di tutta L.A.,
vengono ad ascoltare Dick Dale suonare". Troviamo anche la sua versione
di Hava Nagila, una rilettura simile
a quella di Misirlou, che rende Dale
uno dei primi musicisti rock aperti alla "world music". Fu anche uno
dei primi ad apparire nel programma di Ed
Sullivan, anche se la sua poca propensione a lasciare la California fece in
modo che altri gruppi portassero la musica surf nelle classifiche. Parliamo principalmente
dei Beach Boys di Brian Wilson, che avrebbero aggiunto al
genere musicale splendide armonie, senza dimenticarsi di fare una cover di Let's Go Trippin' del King.
Da parte sua, Dale continuò a sviluppare progetti con Fender:
il primo ad arrivare fu il Fender Reverb Tank. Non era contento del suono della
sua voce, gli mancava il "vibrato", così scoprì in un vecchio organo
Hammond un'unità di "riverbero" e la mostrò a Fender. È così che nacque
il Fender Reverb Tank. Dale fu così felice del risultato che ci attaccò la sua
Stratocaster ottenendo un altro dei suoi sound più caratteristici.
Alla fine arrivò anche alla conclusione che avesse bisogno
di più volume per la sua chitarra -ora suonava in posti con più pubblico-, così
Dale e Fender continuarono a lavorare insieme fino ad arrivare a un
altoparlante dove ne entrassero due da 15 pollici, capace di resistere ai suoi
potenti riff. Poi ne progettarono una versione da 100 watt, che raggiungeva i
180, e nacque il Fender Dual Showman. Non c'è da stupirsi che sia considerato
il padre dei chitarristi più rumorosi del mondo. Uno di loro, anche lui mancino,
andò a vederlo nei primi anni '60 mentre era ancora nell'esercito. Da quel
momento in poi, un tale Jimi Hendrix, tenne in grande
considerazione il Re del Surf Guitar.
Nel 1963 arrivò Checkered
Flag, che comprendeva il successo minore The Scavenger e un'altra delle sue canzoni più iconiche, The Wedge, l'anno successivo arrivò Mr. Eliminator che, come il precedente,
girava intorno alle corse automobilistiche, la follia del surf era in pieno
auge, con gente come James Brown o Albert King che registravano
canzoni in quello stile, ma evaporò con la stessa rapidità con cui arrivò, e la
comparsa dei Beatles e della
"British Invasion" lasciarono il surf alle spalle. Dopo lo spettacolo
dal vivo del 1965 di Live At Ciro’s,
Dale scomparve dal panorama e quando pubblicò Coast To Coast nel 1967, sembrava non importasse più a nessuno. Gli
diagnosticarono un cancro del colon da cui, per fortuna, si sarebbe rispreso.
Per anni si ritirò dalla musica.
Tornò sulla scena nel 1986 per registrare un disco, l'anno
successivo si unì a Stevie Ray Vaughan per registrare
una versione del classico surf Pipeline
dei Chantays, con cui avrebbero
ricevuto una nomination a un Grammy. Ma la sua vera rinascita sarebbe arrivata
negli anni ‘90. Nel 1993 registrò Tribal
Thunder, con canzoni potenti come Nitro
o Esperanza, disco osannato dalla
critica ma che non raggiunse grandi quote di vendite. Ma tutto cambierà il 12
maggio 1994. Quel giorno si presentò al Festival di Cannes il secondo film di Quentin Tarantino, Pulp Fiction. Il film si apre con una scena in un ristorante in cui
una coppia parla di rapine, decidendo finalmente che quello fosse un buon posto
da colpire e iniziando questa conversazione:
DONNA: I love you,
Pumpkin.
UOMO: I love you,
Honey Bunny.
I due si alzano all’improvviso.
UOMO: Everybody be
cool this is a robbery!
DONNA: Any of you
fuckin' pricks move and I'll execute every one of you motherfuckers!
L’immagine si blocca e Misirlou
comincia a suonare come un tuono mentre appaiono i primi crediti.
Il re della
chitarra surf era tornato e aveva un nuovo pubblico. Nello stesso anno pubblicò
Unknown Territory, due anni più tardi
Calling Up Spirits, con cui avrebbe
viaggiato in tournée in Europa, e nel 2002 Spacial
Disorientation, il suo ultimo album ad oggi.
Ogni volta che alzi il volume
del tuo amplificatore fino al 10 cercando di far saltare in aria i muri, pensa
al re della chitarra surf.