Malinconia in widescreen
Di Paul Rigg
Martin Luther King,
che fu assassinato 50 anni fa, il 4 Aprile del 1968, disse di "scolpire
una pietra di speranza da una montagna di disperazione", e per certi
versi i Manics sentono di aver fatto
qualcosa di simile con Resistance Is
Futile, pubblicato lo scorso 13 Aprile 2018 dalla Columbia Records.
Il titolo del loro tredicesimo album, e il commento
dell’autore dei testi e bassista del gruppo Nicky Wire che ha dichiarato esserci "malinconia" nel
cuore dell'album, potrebbe suggerire che la band è andata alla deriva senza
speranza e con una certa disperazione - e ne troviamo indubbiamente forti
indizi - ma nel fondo troviamo un barlume di positività, o addirittura di
sfida, nei testi o nella musica dell'album che ne solleva un po’ il peso in
certi momenti.
Prendiamo, ad esempio, il brano di apertura People Give In. Il chitarrista James Dean Bradfield canta "La gente si stanca, la gente invecchia”
ma afferma anche che "la gente resta
forte". La musica di questa canzone offre anche momenti di sollievo
con melodie chitarristiche –molto probabilmente tirate fuori dalla sua iconica
Gibson Les Paul Custom- che questo recensore riassumerebbe come quelle di una "chitarra
da carillon che rimbalza ansiosamente su e giù prima di finire in un'esplosione
di sole fra le nuvole di un ritornello tutto riff'n'string". Nei testi ci viene offerta un'immagine
piuttosto squallida della natura umana, insieme ad alcune briciole di conforto
e speranza; un tema ricorrente in tutto quest’album.
People Give In è
seguita dallo straordinario single principale tratto dall'album, International Blue. Quest’inno
ottimistico sembra ritagliato dalla stessa stoffa di Everything Must Go, e in parte ci ha ricordato il Dancing in the Dark di Springsteen.
È un omaggio al pittore francese Yves
Klein e al suo interesse per il colore blu, oltre ad essere uno dei
numerosi riferimenti culturali dell'album.
I tre pezzi seguenti sono un gran misto dove troviamo un po’
di tutto. Distant Colours sembra
cercare di accendere i sentimenti evocati dal celebre Nye Bevan del partito laburista, ma non riesce a suscitare grandi emozioni.
Vivian, invece, si ispira al lavoro
della fotografa di strada Vivian Maier;
ma è superato dal brano successivo, Dylan
and Caitlin, sul poeta gallese Dylan
Thomas e la relazione con sua moglie. "A casa con questa sensazione ancora una volta, l'Amore ha abbandonato
il dolore, l'Alcol comincia a fare sprofondare, Il bere ci unisce al peccato"
canta Bradfield, in un duetto con The
Anchoress, (alias Catherine Anne Davies), sulle note di quella che sembra
la sua acustica Taylor 414ce Grand Auditorium.
Una delle migliori canzoni dell'album è Liverpool Revisited, a proposito dei 96 morti a Hillsborough e dei
loro cari che alla fine trovarono un po’ di giustizia dopo decenni di lotte.
Questa non è la prima canzone dei Manics su questa tragedia, ma qui i testi di
Wire onorano la forza di coloro che non si sono arresi, testi supportati da un assolo
di chitarra di Wire bello ed emotivo. "Penso
ai 96 come a lacrime che cadono su di me [...] Lotta per la giustizia, lotta
per la vita, loro sono gli angeli in questi cieli" canta Bradfield,"[...] Non vi lasceremo mai adesso".
C'è un barlume simile a quello che si potrebbe definire
"oscura speranza" in Hold Me
Like A Heaven quando Bradfield canta "Odio il mondo più di quanto io non odi me stesso" - ma almeno
offre senza paura un gradito tocco di pop - mentre l'album diventa scuro e cupo
di nuovo su Sequel of Forgotten Wars,
quando canta "Non ci saranno sfilate
per persone come noi, le guerre che combattiamo sono destinate a perdersi".
Le ultime due canzoni Song
For The Sadness e The Left Behind
sono sulla stessa linea, ma questo recensore scommette che a molte orecchie sembreranno
anche appassionate e commoventi.
Se Martin Luther King fosse ancora vivo, si renderebbe conto
che le cose non sono cambiate un granché e starebbe ancora lottando per "scolpire
la sua pietra di speranza"; i Manics stanno percorrendo un terreno simile ma
da meno tempo e in qualche modo anche loro stanno ancora combattendo le stesse
battaglie, in mezzo alla disperazione, trovando anche il loro un pizzico di
ottimismo.