L'ambizioso testamento di un grande gruppo
Di Sergio Ariza
È evidente che Appetite For Destruction è il gran disco
dei Guns N’ Roses ma ciò non
significa che i due volumi di Use Your
Illusion non abbiano valore. All’apice del successo, il gruppo di Axl, Slash, Izzy e Duff incise due doppi dischi allo stesso tempo e vide come, in una
settimana dall’uscita, le vendite superarono il mezzo milione di copie
facendoli salire al primo e secondo posto delle classifiche di mezzo mondo. Non
sorprende che i dischi peccassero di manie di grandezza e contenessero canzoni
prescindibili, infatti, solo un mix dei due dischi avrebbe potuto avvicinarsi
al livello di Appetite.
Sono due dischi simili ma
preferiamo il primo, per essere quello più blues e hard rock, grazie a una
maggior partecipazione del miglior compositore fra tutti, Izzy Stradlin, che firma –da solo o con altri- Right Next Door to Hell, Don´t
cry, You Ain't the First, Double Talkin' Jive o Bad obsession. C’è da dire che i due
membri più famosi hanno diversi momenti assoluto genio compositivo: Slash negli
oltre 10 minuti di Coma e Axl con due
delle sue migliori canzoni di sempre, Dead
Horse e November Rain, con il
famoso assolo di Slash. Il fatto che interpretassero quest’ultima con Elton John durante i premi di MTV del
1992, diede l’impressione che Axl volesse diventare una specie di John
dell’hard rock, ma le sue mire andavano da un’altra parte, aveva infatti
dichiarato un paio di anni prima che il suo disco preferito in quel momento era
Something/Anything di Todd
Rundgren. Proprio per questo, non sorprende che trovassero ispirazione in
una versione dei Wings di Paul McCartney, Live And Let Die.
Questi nuovi cambi sarebbero
stati molto più evidenti nel secondo volume, un disco molto più variato ma
anche più opulento, in cui si nota che forse peccarono di un eccesso di
ambizione. È il disco che più di tutti, fino a quel momento, porta la firma di Axl Rose, e dove si possono già
intravedere manie di perfezionismo che porterebbero in seguito al caos di Chinese Democracy, ma è anche vero che è
qui che troviamo grandi pezzi di Axl come quelle power ballads al piano, tipo Estranged
o Civil War, con i suoi molteplici
cambi. C’è da ammettere però che è qui che troviamo alcuni dei peggiori momenti
di questo grande gruppo, come l’orribile finale di My World. Una prova evidente che due ore e mezza di musica allo
stesso tempo, non fossero poi una buona idea. Ciò che successe con questi due
dischi fu che ogni fan della band trovò il suo Use Your Illusion perfetto,
scegliendo le sue canzoni preferite da ognuno dei due album e costruendo così
la propria continuazione personale di Appetite
For Destruction. Sembra ovvio che qualche taglio avrebbe solo beneficiato
il risultato finale ma è anche vero che sapendo che si tratta dell’ultimo lavoro
che avrebbero inciso insieme, è meglio tenerselo tutto intero.
Dal punto di vista
chitarristico, troviamo qui diverse ragioni principali per le quali Slash è
considerato, a pieni titoli, uno dei grandi guitar
hero della storia. Grazie anche a canzoni che gli permisero un ampio
respiro visto che ne troviamo ben sei che superano i setti minuti di durata. I
migliori esempi li troviamo nelle grandi ballate al piano di Axl, nelle quali
Slash trovò un veicolo perfetto per esprimere il suo lato più melodico: November Rain è il pezzo più
rappresentativo, con l’assolo più ricordato della sua carriera. Usò la chitarra
più iconica della sua vita, una replica realizzata dal liutaio Kris Derrig, di una Gibson Les Paul
Standard Sunburst del 1959 appartenuta a Joe
Perry degli Aerosmith (che Slash
gli ridiede come regalo per il suo 50º compleanno). Ma in Use Your Illusion Slash utilizzò altre chitarre oltre alle sue
amate Les Paul. Pere esempio, in You
Could Be Mine usò la B.C Rich Mockingbird rossa, in Knockin’ On Heaven’s Door una Gibson Flyin’ V del ’58. Utilizzò
anche una Fender Stratocaster del ’65 e una chitarra classica nel finale di Double Talkin’ Jive. Per quanto riguarda
Izzy Stradlin, la sua chitarra
principale fu una Fender Telecaster Custom.
Con questi due doppi dischi
(ognuno ha un quarto d’ora di musica in più del London Calling dei Clash
o di Exile On The Main Street degli Stones),
i Guns N’ Roses cercarono di trovare il loro posto nella storia della musica
popolare e lo fecero peccando in eccesso. Non in vano le due versioni scelte
per propmuovere il disco portavano la firma di Bob Dylan e Paul McCartney:
era lì dove si vedevano, sulla cima dalla quale sarebbero caduti per non
tornare mai più a registrare insieme. Appetite
For Destruction continuerà ad essere il loro disco di riferimento ma i due Use Your Illusion sono il testamento
perfetto di una delle ultime grandi rock band.
(Spotify) Use Your Illusion I
(Spotify) Use Your Illusion II
(Immagini: ©CordonPress)