Fender compra Bigsby
Di Miguel Ángel Ariza
La notizia della settimana nel settore della chitarra
elettrica è venuta fuori la settimana scorsa e ha avuto come protagonisti il
gigante americano Fender e un
altro marchio americano fra i più riconosciuti e riconoscibili del nostro
mondo, Bigsby.
La prima domanda che ci è venuta in mente in Guitars
Exchange è, ma Fender non aveva già in suo potere questo brand che sta arrivando agli ottant’anni
di vita? La domanda nasce per l'unione quasi mistica tra Bigsby e le chitarre Gretsch fin dagli anni '50; questa
fabbrica di chitarre fu acquisita da Fender nel 2002. Per questo motivo, il
nuovo acquisto di Fender ci ha sorpreso più per il suo ritardo che per
l’acquisto in sé.
Detto ciò, abbiamo l'occasione perfetta per addentrarci un
po’ nell'universo Bigsby e nei modelli che con uno di questi ponti installati
hanno fatto la storia della musica moderna.
Come abbiamo già detto, il rapporto tra Gretsch e Bigsby si
è basato sull’amore vero e infinito quasi dall'inizio di entrambe le compagnie
ed è impossibile non iniziare quest’elenco di modelli parlando delle mitiche
Gretsch. Modelli come la White Falcon,
la Tennessee Rose, la Country Gentleman o anche i modelli
acustici del marchio come la Rancher
vengono sempre accompagnati dell’eterno ponte Bigsby.
Ma non ci vengono in mente solo modelli di marca Gretsch: ci
sono molte Gibson con un Bigsby che
hanno segnato le nostre vite. La prima che viene in mente è la leggendaria Les Paul 'Old Black' del signor Neil Young
(abbiamo parlato di questa Les Paul
Goldtop del ‘53 in diverse occasioni), ma forse per molti la Gibson con
Bigsby più mitica è quella che Keith
Richards portò in giro nel suo primo tour in Nord America e che molti considerano
come il motivo principale per cui i musicisti dell'epoca iniziarono a cercare
le allora dimenticate Burst del ‘59.
Altri sostengono che il vero simbolo dell'unione di Gibson e
Bigsby è forse la Gibson Les Paul Black
Beauty con cui Jimmy Page
cominciò a farsi un nome tra i musicisti di studio a Londra e che gli diede la
possibilità di diventare ciò che fu poco dopo. Ma non possiamo dimenticare
altri modelli del marchio, come la Gibson
ES-275, ES-335, ES-345 e ES-355, tutte sorelle che nel corso
della storia hanno sempre avuto una versione con un Bigsby montato.
Oltre a questi due marchi ce ne sono molti altri che hanno
deciso di avere un Bigsby come ponte di uno dei loro modelli. Chitarre mitiche
come la Guild Starfire III o l’Epiphone Riviera e Casino includono la leggendaria leva in alcune o tutte le loro
versioni, o marche giapponesi più inclini alla modernità, come la Yamaha, hanno ceduto al fascino di
questi cosiddetti vibrato su alcuni modelli come la Revstar.
Infine, facciamo un piccolo omaggio al marchio che ha preso
in mano la Bigsby e non solo per la sua controllata Grestch. È da molti anni infatti,
che possiamo goderci un modello Fender tanto leggendario come la Fender Telecaster con un Bigsby montato
su, dando come risultato ciò che a nostro giudizio è una delle chitarre
elettriche più belle del mercato e che possiamo acquistare oggi anche buon
mercato, in diverse opzioni distinte.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli chitarre che sono
là fuori a fare musica e che hanno un Bigsby montato come ponte. E, come
abbiamo detto all'inizio, l'unione di questo marchio con il gigante Fender era
qualcosa che, se non era ancora successo, prima o poi doveva succedere. Per la
gioia di tutti, sembra che il rapporto tra le due direzioni è sempre stato
buono e Bigsby continuerà ad avere l'indipendenza all'interno di Fender per
continuare a fare storia con il proprio nome, come ha fatto finora.