PRS John Mayer Silver Sky, solo un 'copia a incolla'?
Di Miguel Ángel Ariza
In molti sarete a conoscenza che la romantica relazione tra John Mayer e Fender non ha vissuto il suo momento migliore in questi ultimi
anni, un’epoca in cui abbiamo visto il chitarrista flirtare con chitarre ben
diverse dalla sua inseparabile compagna, la Fender Stratocaster. La ragione principale di queste schermaglie
amorose può avere a che fare con il desiderio del chitarrista, da più di un
decennio, di costruire la propria chitarra da zero, cosa che, come ha detto, la
Fender non è mai stata in grado di fare...e cosa succede quando un'azienda non
ti offre il servizio che desideri? Be’, ti rivolgi a un’altra. È in questo
momento della nostra storia quando entra in scena il signor Paul Reed
Smith.
Perché John Mayer parla solo con Paul Reed Smith invece di
rivolgersi al CEO della sua amata compagnia Fender? Be’, molto semplice; perché
Paul Reed Smith è un tipo che fa chitarre e, oltre a essere il proprietario della
sua compagnia, ha anche un numero di telefono mentre Fender è un gigantesco
conglomerato di dipartimenti e di responsabili dove alla fine, per usare le
parole di Mayer, "non sai chi
chiamare".
Questa comunicazione diretta tra un chitarrista superstar e
un costruttore di chitarre che tiene ancora le redini del suo business è la
chiave che conduce direttamente alla protagonista di quest’articolo: la PRS John Mayer Silver Sky.
È l'ennesima copia di una Stratocaster? Può essere. Ma se si
considera che stiamo parlando di una chitarra che da una parte è stata
progettata da uno dei migliori chitarristi del pianeta Terra che, in più, è fra
quelli che più impegno e attenzione ha dedicato al suono e tono che possiamo
sentire in ciascuna delle sue canzoni; e dall’altra è stata costruita da uno
dei più importanti fabbricanti di chitarre della storia, una specie di genio
della costruzione, meticoloso come nessuno, pensiamo sia inopportuno e
superficiale parlare di "copia" e per questo vogliamo approfondire un
po’ cosa offre di nuovo questa PRS.
"Copia e incolla". Ciò che è una copia.
Ovviamente, è di una chitarra basata interamente su una
Fender Stratocaster. Ma ha una logica dato che si tratta della chitarra con cui
John Mayer ha forgiato la sua leggenda, quindi non sorprende che gli piaccia il
suo sound tanto quanto il suo design. La PRS Silver Sky parte dal desiderio di
John Mayer di perfezionare le sue Fender preferite e di portarle al ventunesimo
secolo, quindi nella sezione 'copia e incolla' dobbiamo includere sia il suo
design che il suo suono.
Il radius della chitarra è di 7,25, il preferito delle
Fender vintage di Mayer. I pickup che monta la Silver Sky si chiamano 635JM
perché cercando di fondere il suono dei pickup della Stratocaster del ‘63 e del
‘64 che lo stesso John Mayer ha selezionato e goduto per anni.
Ovviamente parliamo di una chitarra con due controlli di
tono e un volume e cinque posizioni del selettore come qualsiasi Stratocaster
che si rispetti.
Come ha contribuito PRS?
Cominciamo a parlare di ciò che attira la nostra attenzione
sul suo design.
La prima cosa che vediamo è che i "dots" dei
tipici tasti Fender diventano qui gli ‘uccellini’ caratteristici delle PRS.
Inoltre possiamo vedere una notevole riduzione del classico
corpo di una Stratocaster per rendere più confortevole per il chitarrista il
raggiungimento dei tasti più vicini al corpo della chitarra.
L'ingresso del jack è leggermente più in alto, rendendo più
comodo il collegamento del cavo alla chitarra.
Le meccaniche sono una delle principali differenze con la
classica Strato poiché le corde sono separate in due blocchi di tre e non in
linea come nel design originale di Leo
Fender. Ma anche nel disegno della paletta si è tenuto conto della
progettazione della Strato del ‘63 di Mayer per fare in modo che raggiungerla sia
il più simile possibile alla Strato con cui ha suonato in modo più
confortevole.
Questo sì, il disegno finale della paletta è PRS al cento
per cento ma invertito (il corno più lungo in questo modello è quello che si
trova accanto alle meccaniche delle prime tre corde e non viceversa, come al
solito).
Un altro miglioramento fondamentale è che la levetta del
tremolo non si avvita ma si adatta perfettamente solo inserendola nel foro in
un modo molto più veloce.
In breve, PRS ha voluto "clonare" il suono di una
Fender Stratocaster del ‘63/64 e ha anche aggiunto alcuni miglioramenti al suo
design per ottenere un maggiore comfort per il chitarrista attuale. Hanno eliminato
disturbi, il selettore a cinque posizioni dà cinque toni differenti ma regolati
e con la stessa uscita (cosa che non avviene con le vecchie Fender a tre
posizioni con cui, anche cambiando il selettore e aggiungendo due posizioni, è
difficile raggiungere un equilibrio tra l'uscita delle tre originali e le due
posizioni intermedie). In breve, hanno provato a fare lo Strato che è apparsa
nei sogni di John Mayer.
Ce l’hanno fatta? Be’, dobbiamo riferirci alle dichiarazioni
del cantante stesso, che dice di sì e che sottolinea anche che forse due o tre
Stratocaster dell’epoca avevano quel tono e quella magia che tutti bramano e che,
nel caso della Silver Sky e grazie al modo perfezionista di lavorare di Paul
Reed Smith, la percentuale di successo al momento di trovare quello stesso tono
è del cento per cento. Inoltre, Mayer sottolinea che non ha una PRS tutta sua o
fatta con materiali diversi, ma che usa quella di serie che chiunque può
comprare oggi stesso. Un'altra chiave vincente è che non devi spendere 20.000
euro per ottenere quel tono, ma questo modello si può acquistare per circa
2.600 euro (la stessa fascia di prezzo in cui si muove una Fender Custom Shop).
Così è, più o meno, la polemica Silver Sky della PRS. Ci
sono state molte chitarre nel corso della storia che hanno imitato la Fender
Stratocaster; dalle Greco giapponesi
degli anni ’70, che continuano a vedere il loro prezzo in aumento oggigiorno, alla
Yamaha Pacifica, quella con cui
molti di noi hanno cominciato a suonare, oltre alle Blade Texas svizzere, le Suhr...
Ad ogni modo, un numero infinito di modelli che hanno
copiato il design, imitato il suono, provato ad aggiungere miglioramenti al
progetto originale di Leo Fender (che ovviamente continuò a fare i propri
disegni con G&L)...
Ci sono anche stati costruttori di fama, ma senza una
società alle spalle, che si sono specializzati nel fare repliche di quelle
mitiche Stratocaster pre CBS. Secondo noi, questo è il tentativo di Paul Reed
Smith di fare quel tipo di replica. È vero, è strano che un gigante delle chitarre
come PRS si metta a produrre in serie una replica, più o meno modificata, del
modello di punta della concorrenza, ma non è irragionevole dire di sì a una
sfida del genere; specialmente se chi lo richiede si chiama John Mayer e sai
cosa sarà in grado di fare con la tua chitarra. Neanche noi avremmo detto di
no.