Le 10 migliori band di Southern Rock
Di Sergio Ariza
Il rock and roll nasce meticcio nel sud degli Stati Uniti
nei primi anni '50 e i suoi principali architetti furono gente del sud che
mischiarono ingredienti ‘locali’ come il blues, il country e il rhythm &
blues, così che quando agli inizi degli anni ‘70 si cominciò a parlare di
Southern Rock, uno dei suoi principali protagonisti, Gregg Allman, disse che parlare di Southern Rock non era una novità
e nessuno poteva dare torto al minore dei fratelli Allman. Naturalmente, a quel
tempo, il Rock era già diffuso in tutto il mondo, non essendo più qualcosa di
unico delle zone di Memphis o di New Orleans. Ma anche così, ci fu una specie
di movimento, più per le sue radici che per lo stile. Il Southern Rock ha avuto
due centri principali, uno basato sugli Allman
Brothers, con lunghe ‘jams’ e qualche richiamo al jazz e un altro più
diretto e ‘hard rock’, che fu guidato dalla seconda grande band del movimento,
i Lynyrd Skynyrd.
Ma vediamo più in dettaglio le dieci band più significative
che possiamo mettere nella stessa lista, concentrandoci negli anni ‘70, ma
senza dimenticare altri gruppi attuali. Lasceremo da parte alcuni chiari
predecessori come i Creedence o The Band e la loro The Night They Drove Old Dixie Down e movimenti paralleli come gli
‘outlaws’ del country, Willie Nelson
e Waylon Jennings, o gruppi più
vicini al country-rock come i Cowboy
o Pure Prarie League, concentrandoci
sulla parte più rock, quella che aveva la chitarra come il Dio assoluto.
Quindi, dalla A di Allman alla Z di ZZ Top, ecco le nostre dieci bande preferite
di Southern Rock.
The Allman Brothers
Band
Il gruppo che diede inizio a tutto, alcuni credono che il
Southern Rock è iniziato quando Duane
Allman convinse Wilson Pickett a
registrare una versione di Hey Jude
dei Beatles in cui il più anziano degli
Allman sfoggiava un ampio assolo. Lì si ruppe qualsiasi barriera razziale: il
soul dava la mano al rock e il bianco e il nero smisero di avere importanza. I
suoi primi passi li diede nei Muscle Shoals Studios in Alabama, dove Duane registrò
quella versione.
Si formarono a Jacksonville, in Florida, dove sarebbe nata
anche la seconda band del movimento e si stabilirono a Macon, in Georgia, dopo
essere stati contrattati da Phil Walden,
ex manager di Otis Redding e
fondatore della Capricorn Records,
la casa discografica più importante del movimento. Da lì il resto è storia,
Duane raccolse un incredibile gruppo di musicisti, con due chitarristi e due
batteristi, e prese suo fratello minore, Gregg, come cantante e pianista.
L'interazione tra la sua famosa Les Paul Sunburst e l'SG di Dickey Betts mise le basi per la nuova
rivolta del Sud. La sua morte alla fine del 1971 è stata la prima grande
tragedia del movimento, ma la sua fiamma restò accesa e la band riuscì in
qualche modo a andare avanti. Persino alla fine il gruppo trovò un paio di
chitarristi, completamente distinti ma degni eredi dei primi due: Warren Haynes e Derek Trucks. Nell'ultimo concerto della band, il 28 ottobre 2014
erano presenti le tre Les Paul di Duane e la storia si chiuse con la prima
canzone che suonarono insieme a Jacksonville, il giorno in cui Gregg entrò a
far parte della band e suo fratello gli chiese di dare il massimo, cantando Trouble No More di Muddy Waters.
Dischi consigliati: The Allman Brothers Band (1969), Idlewild South (1970), At
Fillmore East (1971), Eat a Peach
(1972), Brothers And Sisters (1973), Hittin’ The Note (2003)
The Black Crowes
Un'altra coppia di fratelli che formarono un gruppo in
Georgia, Chris e Rich Robinson misero su la prima band a metà degli anni '80
influenzati dalla band più importante della zona, i REM, per non parlare del loro vero e proprio amore per le band di
Southern Rock degli anni ‘70, con i Lynyrd
Skynyrd primi fra tutti, ma il loro stile si formò quando furono scoperti
da George Drakoulias che gli fece
ascoltare dischi dei Faces e degli Stones, che li aiutarono a plasmare il
loro sound. Naturalmente, la canzone che li ha resi noti fu una versione Hard To Handle del figlio preferito
della Georgia, Otis Redding. Il loro momento di gloria arrivò quando il chitarrista
originale Jeff Cease fu sostituito
da Marc Ford, dando vita a una delle
più grandi coppie di chitarristi della storia insieme a Rich Robinson in album
come The Southern Harmony and Musical
Companion e Amorica.
Album consigliati: Shake Your Money Maker (1990), The
Southern Harmony e Musical Companion (1992), Amorica (1994)
Charlie Daniels Band
Charlie Daniels
dovrebbe avere un posto nella lista solo per aver composto l’inno non-ufficiale
del movimento, The South is gonna do it
again, in cui nomina alcuni dei più grandi nomi del Southern Rock (come Grinderswitch, The Marshall Tucker Band,
Lynyrd Skynyrd, Dickey Betts, Wet Willie o ZZ Top). Si dà il caso che, in più, questo virtuoso barbuto del
‘fiddle’, ha tirato fuori uno dei grandi album del genere, Fire On The Mountain, in cui il country si fonde con brillanti jam
di blues-rock, degne degli Allman Brothers.
Album consigliati: Charlie Daniels (1971), Fire
on the Mountain (1975)
Drive-By Truckers
Il gruppo più attuale di questa lista, sebbene abbia un
ventennio di carriera alle spalle, è quello che più di tutti ha ravvivato la
fiamma del Southern Rock nel nuovo secolo. Con una miscela di orgoglio sudista,
testi profondi e, per gran parte della loro carriera, ha contato con una
formazione con tre chitarre, i Truckers hanno usato ciò che si è coniato come
'The Southern Thing' come base per i loro dischi principali, dal classico Southern Rock Opera al loro ultimo
lavoro American Band, in cui parlano
di cose come l'inconveniente di continuare a sventolare la bandiera confederata
come parte dell'eredità sudista. Un gruppo incredibile, che ai tempi d'oro ha
visto riuniti insieme il talento di Mike
Cooley, Jason Isbell e Patterson Hood che, parlando di eredi,
è il figlio di David Hood membro degli
Swampers dei famosi Muscle Shoals Studios a cui Ronnie Van Zant rese omaggio con Sweet Home Alabama.
Album consigliati: Southern
Rock Opera (2001), Decoration Day
(2003), Dirty South (2004), American Band (2016)
The Georgia
Satellites
Negli anni '80 sembrava che il Southern Rock fosse morto e
sepolto ma da Atlanta, in Georgia, emersero i Georgia Satellites per ricordare a tutti che il Rock scorre nelle
del sud degli Stati Uniti come il flamenco nel sud della Spagna. La loro Keep Your Hands to Yourself suonava come
se gli Stones fossero nati in Alabama, e cresciuti bevendo whisky. Dan Baird e la sua Telecaster e Rick Richards con una Dan Armstrong del
'73 hanno chiarito che si trattava solo di rock and roll (del sud), ma gli
piaceva.
Album consigliati: Georgia
Satellites (1986)
Little Feat
D’accordo, Lowell
George e Little Feat sono nati
nella soleggiata California, ma pochi gruppi hanno suonato più Southern Rock di
loro, come un saporito stufato di New Orleans, in cui ci sta bene di tutto, dal
funk dei Meters al country di Willin’, la canzone che rappresentò
l’uscita dai Mother of Invention di Zappa, non si sa bene se per lodare le
droghe, o perché Zappa non sopportasse il country o perché pensava che fosse
una canzone troppo buona per restare in un secondo piano. Il fatto è che Little
Feat è un'altra delle grandi band degli anni ‘70 (Jimmy Page disse che era la sua band americana preferita) e Lowell
George uno dei nomi più importanti in questa lista e un compositore assolutamente
originale. Il sound caratteristico del suo slide, che suonava con una
Stratocaster a cui aggiunse un pick-up di una Telecaster e un sacco di
compressione, si trova a un passo da Duane Allman.
Album consigliati: Sailin' Shoes (1972), Dixie
Chicken (1973), Feats Don't Fail Me
Now (1974), Waiting for Columbus
(1978)
Lynyrd Skynyrd
Uno dei migliori gruppi rock, senza altri aggettivi, della
storia. Chiunque, con un minimo interesse per il suono di una chitarra
elettrica, dovrebbe immergersi nella discografia di questo gruppo di rinnegati
nati a Jacksonville, in Florida. Guidati da Ronnie Van Zant e con quattro dei
migliori chitarristi della storia nei loro ranghi, Gary Rossington, con preferenze per Les Paul e SG, Allen 'Freebird' Collins, Firebird ed
Explorer, Ed King, Stratocaster e
Les Paul, e Steve Gaines,
Stratocaster. Erano un poker giocato in tre, che si è concluso con la seconda
grande tragedia di questo genere musicale, l'incidente aereo che causò la morte
di Van Zant, Gaines e di sua sorella Cassie, il 20 ottobre del 1977. Ma non
vogliamo finire l’amaro in bocca in bocca: ricordiamo il momento in cui si
incontrarono i due gruppi più importanti del movimento. Ovviamente, fu a
Jacksonville a metà degli anni '60, gli Allman Brothers avevano già una certa
fama in zona come The Allman Joys che
si apprestavano a dare concerto lì. Il gruppo che aprì il concerto fu My Backyard, veri devoti, i
chitarristi, Allen Collins e Gary Rossington ammiravano Duane e quando venne il
loro turno suonarono cover, tra cui una delle gioie degli Allman Joys, al
termine del concerto gli Allman si avvicinarono per complimentarsi e per
spingerli a scrivere le proprie canzoni. Anni dopo dimostrarono loro di aver
seguito il consiglio dedicando allo scompraso Duane il loro pezzo migliore, Freebird.
Dischi consigliati: (Pronounced 'Lĕh-'nérd 'Skin-'nérd)
(1973), Second Helping (1974), One more from the road (1976), Street survivors (1977)
The Marshall Tucker
Band
Un altro dei grandi nomi del genere, la Marshall Tucker Band passò con successo per diversi stili come i fratelli
Allman. Guidati dal chitarrista Toy
Caldwell, che di solito suonava una 335 o una Les Paul, oltre ad essere un
esperto con il pedal steel, il gruppo miscelava il rock con il jazz, il country
e il rhythm & blues con maestria, durante una carriera che li portò a
firmare un contratto con la discografica più importante delm movimento, la
Capricorn Records. Si formarono nella Carolina del Sud e uno dei loro elementi
più caratteristici fu l'uso del flauto e del sassofono da parte di Jerry Eubanks, oltre al fiddle di Charlie Daniels.
Album consigliati: The Marshall Tucker Band (1973), Searchin' for a Rainbow (1975)
Outlaws
Nati a Tampa, in Florida, gli Outlaws firmarono il loro primo contratto grazie a Ronnie Van Zant,
che disse al direttore della casa discografica che li voleva per aprire i
concerti degli Skynyrd, "se non firmi con gli Outlaws sei la persona più
stupida che abbia mai incontrato". Nel 1975 uscì il loro notevole album di
debutto che già contava con il caratteristico attacco di tre chitarre dei suoi
connazionali. In più gli Outlaws sommavano all'equazione chitarristica un
approccio vocale che li avvicinava a gruppi di country rock dell’epoca, come i New Riders of the Purple Sage o gli Eagles, anche se la loro canzone più
famosa, Green Grass and High Tides, è
un eccellente jam in stile Allman Brothers.
Album consigliati: Outlaws
(1975), Hurry Sundown (1977)
ZZ Top
Gli ZZ Tops si formarono a Houston, in Texas, e vivono in mondo
di boogie rock tutto loro. Nel corso di una lunga, lunghissima carriera, hanno
creato un sound unico in cui John Lee
Hooker dà la mano alla New Wave, e le chitarre di Billy Gibbons, dalla sua Gretsch Billy Bo alla Les Paul 'Pearly
Gates’ del '59, vanno di pari passo con i sintetizzatori. Ascoltando cose come Jesus Has Left Chicago si capisce perché
l'australiano Bon Scott è apparso in
alcuni dei loro concerti con una fibbia con la bandiera confederata...
Album consigliati: Tres Hombres (
1973),
Degüello (1979), Eliminator (1983)