10 pedali leggendari e la loro riedizione
Di Miguel Ángel Ariza
Nel corso della storia della musica Rock e della chitarra
elettrica in particolar modo, sono apparsi certi suoni così incredibilmente nuovi
che ogni chitarrista che si rispetti ne è rimasto affascinato e non ha rotto
quell'ipnosi fino a che non è riuscito ad avere quel suono nella propria
pedaliera. Abbiamo cercato di raccogliere in questa lista dieci pedali –e la
loro versione attuale, disponibile sul mercato- che hanno segnato la strada
sonica del Rock.
Fuzz Face / Dunlop Fuzz Face
Iniziamo con uno dei pedali più leggendari di tutti i tempi,
uno di quelli considerati il Santo Graal per diversi motivi: per essere il
primo a essere stato utilizzato, per essere incredibilmente complicato trovarne
uno originale e, soprattutto, per i prezzi astronomici che può arrivare a costarne
uno in buone condizioni. Si tratta del fuzz, il cui suono segna la fine del
decennio degli anni '60 e che possiamo sentire in ogni artista che ne abbia
usato uno in quel periodo, e che ha il suo più grande testimone nel signor Jimi
Hendrix, maestro delle sei corde della fine di quel decennio, che fece uso
massiccio di effetti che a quei tempi non erano affatto comuni (lo ritroveremo,
infatti, diverse volte più avanti).
La Dunlop ha ora sul mercato una versione che utilizza i
transistor germanium proprio come le prime unità del pedale degli anni
Sessanta.
RAT / ProCo RAT 2
Una vecchia conoscenza nei nostri articoli, il RAT, che curiosamente abbiamo messo su
questa lista dopo il Fuzz Face
poiché sembra che alla fine degli anni '70 gli ingegneri dell'azienda ProCo erano
così stufi di aggiustare i vecchi Fuzz Face che decisero di creare il loro
proprio pedale basato su quell’altro, ma migliorandolo ulteriormente. Così è
nato il RAT, un pedale meraviglioso che hanno usato chitarristi molto diversi
fra loro come Kurt Cobain o John Scofield.
La nuova versione del Rat, il ProCo RAT 2, mantiene un suono
fedele all'originale.
Ibanez Tube screamer / Ibanez TS9
Probabilmente l’overdrive più famoso di tutti i tempi... e
per qualche ragione lo sarà! Il collezionismo di pedali storici per chitarra da
parte di amanti del genere, che vanno al di là dell’essere o meno chitarrista,
rende praticamente impossibile trovarne uno originale e in buone condizioni
senza dover ipotecarsi la casa! Per questo motivo la Ibanez continua a offrire
la sua nuova versione del TS9 ad un prezzo accessibile al pubblico. Abbiamo già
spiegato che è il chip la differenza più grande, rispetto all'originale, che ha
un tono più cremoso.
Univibe / Fulltone Deja-Vibe
Creato originariamente per tastiere e per emulare gli
altoparlanti Leslie, questo pedale è
comparso sul pianeta Terra il giorno in cui Hendrix
ha deciso di farci passare la sua Fender
Stratocaster. Il resto è storia. Gli originali degli anni '60 sono
difficili da trovare -e da pagare- come per quasi tutti i membri di questa
lista ma, grazie a Fulltone,
possiamo avvicinarci al suono assai caratteristico di questo pedale con il loro
Deja-vibe.
Octavia / Fulltone Octafuzz OF2
Ci imbattiamo ancora una volta con il genio di Seattle.
Questa volta con uno dei pedali più presenti nel suo sound. È un pedale che
Roger Mayer fece quasi apposta per lui e per le sue necessità. Una sorta di
octaver con l’aggiunta di un fuzz, il sogno bagnato di Hendrix.
Gli originali superano i 1.000 euro oggi, quindi ti consigliamo di provare uno
dei nuovi Fulltone Octafuzz OF2 che ti darà un suono molto simile a quello degli anni '60.
Muff / Elettro Harmonix Big Muff
Il primo successo di vendita dell'azienda Electro Harmonix è dovuto a questo
pedale fuzz, forse perché in grado di mantenere la nota più a lungo di altri
fuzz dell’epoca. Il Big Muff riuscì
ad aggiungere un sustain enorme a quelle note distorte e divenne un classico
immediato. Naturalmente la compagnia continua a costruirlo oggi ed è uno dei
fuzz più usati nel mondo.
MXR Phase 90 / MXR Phase 90
Probabilmente uno dei phaser più utilizzati nella storia che
si può ancora ottenere a un prezzo conveniente grazie al marchio MXR. La storia di questo pedale è
legata alla figura di un'altra leggenda delle sei corde, quella di Eddie Van
Halen, che dopo aver usato questo pedale nel solo di Eruption, insegnò a futuri ‘shredders’
che il suo sound passava inevitabilmente da una pedaliera con uno di questi
aggeggi. A proposito, è un grande phaser anche per qualsiasi altro tipo di
canzoni!
Boss DD2 / Boss DD7
Boss lanciò sul mercato il primo digital delay compatto, il DD2, nel 1983 e tutti i grandi
chitarristi del momento (Clapton,
Gilmour...)
ne comprarono uno. Da allora il marchio non ha mai smesso di produrre e
migliorare l’originale fino ad arrivare all’attuale DD7, con più possibilità rispetto al suo antenato, ma che molti continuano
a preferire per il suo sound più "dark".
Vox V846 / Vox V846
HW / Crybaby / Dunlop Crybaby
E, ancora una volta, toppiamo con Hendrix. In questo caso si
tratta del pedale per eccellenza per avvicinarsi al suo sound, il pedale che
tutte le marche del mercato hanno tentato di emulare quando hanno pensato nella
fabbricazione di un wah. Sappiamo che ha utilizzato due pedali con caratteristiche
simili, il Cry Baby e il V846 della Vox e, avendo avuto l'opportunità di testare i vari modelli dell’epoca,
possiamo assicurarvi che non sapremmo quale scegliere, soprattutto perché
questi pedali hanno una vita propria e ognuno suona diverso dagli altri. Il
fatto è che entrambi i marchi hanno attualmente in vendita i loro modelli attualizzati.
Vox ha una versione del suo leggendario wah con cablaggio fatto a mano e la Dunlop
è da anni che mette a nostra disposizione decine di versioni del loro Cry Baby.
Klon Centaur 1994-2000 / Klon ktr Centaur overdrive
Il giocatore numero 10 della lista, e discriminato solamente per la sua età, è il Klon Centaur, l'ultimo membro del club dei pedali più desiderati e ricercati della storia: i primi furono prodotti tra il 1994 e il 2000. Trovarne uno al giorno d'oggi è tanto complicato quanto trovare quelli più 'veterani' degli anni '60. Un overdrive da sogno che abbiamo visto sulle pedaliere di Jeff Beck o Warren Haynes, solo per citare un paio di chitarristi che di tono ne capiscono qualcosa. Se si avesse voglia di provarlo, si può iniziare dal KTR qui sotto...