In The Style Of Mick Taylor

Di Miguel Ángel Ariza

All'età di 16 anni esordisce dal vivo come chitarrista dei Bluesbreakers di John Mayall in sostituzione di un certo Eric Clapton…a 17 anni entra a far parte ufficialmente di quella band occupando il posto lasciato da un tale Peter Green…a 20 anni entra in un'altra band britannica guidata da due ragazzi, Mick Jagger e Keith Richards, chiamata The Rolling Stones. Stiamo parlando di un certo Mick Taylor, probabilmente il miglior chitarrista della storia della band londinese e una delle figure più precoci nella storia della musica popolare.    

Ha raggiunto tali meriti in così tenera età, quasi sempre accompagnato -nei suoi primi anni- da una Gibson Les Paul Standard della fine degli anni '50 con il manico bello grosso, un dettaglio che apprezza ancora oggi, ormai vicino ai 70 anni (è nato il 17 gennaio del 1949). Poco dopo arrivò la sua seconda Gibson Les Paul Standard, questa volta del ‘59, ma non una qualsiasi…parliamo della Les Paul del ‘59 che Keith Richards usava da anni e che unì i due chitarristi per la prima volta, anche se -in quell'occasione- fu solo per una transazione e non per registrare alcuni album geniali come Let It Bleed o Exile On Main Street.
   

Più tardi iniziò a flirtare con un altro dei modelli che l’hanno accompagnato dagli anni '60, la Gibson SG Standard, di cui qualcuna con Bigsby e con cui suonava un bel po’ di parti slide con i Rolling Stones. Ad esempio, è la chitarra principale di Taylor nel mitico disco dal vivo Get Yer Ya-Ya's Out. È una chitarra molto leggera, con un manico abbastanza largo, cosa che ci dà una chiara traccia delle preferenze del signor Taylor quando si tratta di suonare.
   

Un'altra curiosità sulle sue preferenze, sono le corde che usa poiché utilizza una combinazione ibrida, con corde leggere per le ultime e molto più spesse per le prime. Secondo lo stesso Taylor, la sua terza corda è una .017 mentre la sesta è una .052.    

Attualmente lo si vede a suo agio nel suonare le sue Fender Stratocaster, un modello che ama, come quasi tutti noi, per la versatilità che offre. Ma afferma anche che non ha mai smesso di usare la sua vecchia Les Paul e altri modelli Gibson, come la ES-335, che ha usato molto sul suo palco con le Sataniche Maestà.
   

Queste sono alcune delle chitarre più rappresentative di un ragazzo che all'età di 25 anni aveva già vissuto diverse vite, concentrate in pochi tour; ammirato dal grande pubblico e, cosa ancor più importante, dai grandi artisti della sua generazione, avendo collaborato con musicisti come Dylan, Jack Bruce o John McVie tra molti altri, un ragazzo che decise di farsi da parte dopo aver percorso il lato selvaggio della vita forse troppo presto. Decise di allontanarsi dagli eccessi e lasciare la band più grande del pianeta nel momento migliore della sua carriera e probabilmente lo fece per un’unica ragione: i morti non suonano la chitarra.
 

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