In The Style Of Derek Trucks

Di Miguel Ángel Ariza

Cercheremo di scrivere un articolo su Derek Tucks senza nominare Duane Allman…ecco, l’abbiamo appena fatto! La verità è che non si tratta di una cosa gratuita né di una maniera di semplificare o tantomeno catalogare artisti del XXIº secolo con i nostri eroi del XXº. In questo caso si tratta di un’autentica benedizione per tutti noi, giacché Derek Trucks ha veramente ravvivato la fiamma che si spense con la morte del fondatore degli Allman Brothers. E non si tratta di una casualità visto che Derek, nipote del batterista originale della band, Butch Trucks, ha vissuto immerso nell’universo degli Allman Brothers da quando è nato, cosa che si sente in ogni nota che esce da una delle sue SG e dal modo magistrale in cui usa lo slide…forse in maniera ancor più virtuosa rispetto a quella che aveva il mitico chitarrista che tutti ricordiamo e nell’ombra del quale ha vissuto fin dal 1999, quando divenne membro officiale de The Allman Brothers Band.    

Ma diamo uno sguardo su come possiamo avvicinarci al suono di chi è probabilmente il miglior chitarrista di slide-rock del mondo. Iniziamo con le sue chitarre, in maggioranza tutte Gibson SG. Durante la maggior parte della sua carriera, Derek ha usato un modello 62 reissue su cui si hanno basato il modello signature con l’aggiunta di un ‘maestro vibrola’ che gli dona un look vintage assoluto. La cosa strana è che non si tratta del modello che usa di più: ultimamente la sua favorita è una SG Dickey Betts Signature, una replica di quella usata dal suo vecchio compagno di gruppo e che usò –spesso e volentieri- anche il buon Duane.
   

Per quanto riguarda le corde, cosa che sorprende molti, non troviamo né un grosso calibro né un grande spazio dalla tastiera. Si potrebbe quasi dire il contrario. Lui stesso ammette che preferisce un’azione bassa per far scivolare meglio lo slide: in questo modo, passare dallo slide all’uso delle dita non suppone nessun problema visto che si trovano a un’altezza ottimale. Per quanto riguarda il calibro delle corde, usa un ibrido per niente grosso: basicamente uno standard 10-46 ad eccezione della prima e seconda corda, dove usa rispettivamente una 011 e 014.    

Per finire, fedele com’è alle sue chitarre, lo è anche agli amplificatori, usando sempre il suo Fender Super Reverb, tanto in studio come dal vivo. Nei tour con la Tedeschi Trucks Band usa invece una coppia di Alessandro AZZ Amp, che è basicamente una versione ‘imbruttita’ di un Super Reverb e che gli permette un po’ più di ‘punch’ visto che parliamo di un tipo che non usa né pedali (eccezion fatta per un echoplex delay che aggiunge al canale saturato) né, ancora più allucinante, monitor o auricolari: i suoi ampli sono l’unico riferimento sonoro che ha sul palco. Un sintomo di un professionista che cerca sempre il suono perfetto senza voler passare da nessun tipo di filtro -come microfoni o monitor-, che possa fargli perdere il vero segnale del ‘suo suono’: dall’amplificatore diretto alle sue orecchie. Incredibile, amici…e se lo fa Derek Trucks, viene voglia di provarci, no?
   

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