In the style of Jim Root
Di Gorkez
Un chirurgo spaventoso che
opera con un martello pneumatico al posto del bisturi, una maschera al posto
del camice. Senza anestesia.
È il fascino per ciò che è
morboso, l’attrazione per l’oscurità, alla ricerca dei propri limiti. Gain e
volume al massimo. Ti metti davanti all’amplificatore, vicino, e ti senti come Jim
Root.
C’è qualcosa di inquietante
quando sei tu stesso a dare il colpo e a riceverlo. E ti piace.
Suoni qualche nota con palm-mute e lasci che il suono ti
percuota, il volume ti stordisca e anche se ti diverti -e non c’è nulla di male
in tutto ciò- senti che c’è qualcosa che non va.
Immagina farlo con un gruppo
di 8 persone, una più pazza dell’altra.
È la catarsi degli Slipknot.
Spaventa, impone e fa tutto a pezzi. Ti legano e ti danno la loro cura.
Troppo? Abbassa il volume e
il gain: potrai sempre tornare indietro nel tempo, ai felici anni ’90, con
Stone Sour e fare come se non fosse successo niente, suonando un dolce
hard-rock.